Sabato 7 luglio (ore 21) a Piazzale Michelangelo omaggio allo storico quartetto di Liverpool di una della più apprezzate orchestre mondiali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2001 15:12
Sabato 7 luglio (ore 21) a Piazzale Michelangelo omaggio allo storico quartetto di Liverpool di una della più apprezzate orchestre mondiali

John Lennon & Paul Mc Cartney: due autori della pop-music che continuano a lasciare il segno, canzoni magnifiche e immortali che hanno affascinato – e affascinano - generazioni e generazioni. Un repertorio, quello dei Beatles, che torna a splendere sabato 7 luglio nel suggestivo scenario di Piazzale Michelangelo a Firenze (inizio ore 21 – ingresso 60/45/30.000 lire) con il concerto “POP GO The Beatles – Lennon & Mc Cartney Songs” della ROYAL PHILHARMONIC CONCERT ORCHESTRA, certamente una delle più famose orchestre al mondo, 47 musicisti di altissimo livello, impegnati in una grande tournée europea.

Al fianco di questo di importante ensemble, per l’occasione, anche Mondo Candido e Ustamamò, due formazioni del panorama rock italiano, con cui l’Orchestra arrangerà i tre brani di apertura.
Dall’anno della sua nascita, il 1987, la ROYAL PHILHARMONIC CONCERT ORCHESTRA, ha ricevuto moltissime richieste per concerti e registrazioni discografiche di musica classica e pop. Forte della propria versatilità, l’orchestra londinese ha calcato i palchi di tutto il mondo, passando dai Valzer Viennesi alle Opere, dalle colonne sonore agli ever-green del pop.

Da tempo la ROYAL PHILHARMONIC CONCERT ORCHESTRA è impegnata inoltre in tournée nazionali, con appuntamenti stagionali a Kenwood, Petworth Park, Rochester Castle, Chilham Castle, Audley End e in altre importanti città. L’Orchestra vanta un vasto curriculum di collaborazioni con artisti del calibro di Henry Manicni, Burt Bacharach, Michael Ball, Lesley Garrett, Josè Carreras, Montserrat Caballè, Julian Lloyd Webber, Evelyn Glennie, Sarah Brightman, Dionne Warwick, Stenie Wonder, Luther Vandross e Yanni.

Tra le numerose registrazioni discografiche ricordiamo Mancini Rocks the Pops, Premier Pops, Pop Go The Beatles, Andrew Lloyd Webber Classic Songs e Elmer Bernstein by Elmer Bernstein. Impossibile quindi non segnalare le produzioni a fianco di Lesley Garret, compresa la notissima Soprano in Red. L’orchestra è presente spesso sugli schermi televisivi e da anni è ospite del programma BBC “Children in Need”. Nel 1994 la ROYAL PHILHARMONIC CONCERT ORCHESTRA ha suonato all’Acropolis di Atene con Yanni: dal concerto è stato tratto anche un Cd audio e un video-tape; certamente da ricordare anche la performance all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, nel luglio del ’95, con un repertorio dedicato alle più celebri colonne sonore.

Ed ancora, concerti in Spagna, Turchia, Belgio, Principato di Monaco… I tour Usa insieme a Bocelli, nell’autunno del 1998 e nel 1999. Nel marzo del 1997 la ROYAL PHILHARMONIC CONCERT ORCHESTRA ha assunto il ruolo di orchestra stabile della “Holders Season”, alle Barbados: oltre a celebri opere come La Traviata, Le Nozze di Figaro e Messiah, l’Orchestra ha presentato un programma di musiche russe ed ha accompagnato il celebre tenore Luciano Pavarotti durante il Galà inaugurale. Nel novembre del 1997 l’Orchestra ha partecipato alle celebrazioni per il settantesimo compleanno di Barbara Cook, insieme a Michel Legrand, Elaine Stritch e Maria Friedman.

Nel 1998 l’Orchestra era sul palco dell’Earls Court di Londra per la messa in scena dell’Aida – con Evelyn Glennie – a cui sono seguiti il concerto Bugs Bunny on Brodway e ben 20 date del 40 Years in Show Business di Cliff Richards. Uno spettacolo, quest’ultimo, che la ROYAL PHILHARMONIC CONCERT ORCHESTRA ha riproposto anche l’anno seguente in ben 12 repliche. L’inizio del nuovo millennio ha visto l’Orchestra impegnata a fianco di Leslie Garret, Elkie Brooks, Michael Ball, Luciano Pavarotti.

USTMAMÒ
Nati agli inizi degli anni ’90, scoperti e aiutati ad emergere dall’instancabile intuito artistico di Giovanni Lindo Ferretti (CCCP, CSI), gli Ustmamò si sono da subito imposti all’attenzione di pubblico e critica come una delle realtà più originali e coinvolgenti della nuova musica italiana.

Con una manciata di album all’attivo la formazione emiliana capitanata dalla figura della cantante Mara Redeghieri ha saputo evolversi senza mai rinunciare alla forza dei testi e alla ricerca sonora. Gli Ustmamò (idioma che in dialetto emiliano significa “proprio adesso”) si sono così costruiti una forte identità radicata nella tradizione ma costantemente proiettata verso il futuro, proponendosi come ponte ideale tra passato e innovazione. E così è stato possibile passare dall’uso sporadico del dialetto in alcune canzoni dei loro primi lavori, alle collaborazioni con i britannici Moloko, dalla partecipazione alla compilation “Materiale resistente” al tour come supporto di David Bowie; dai graffi ruvidi delle chitarre all’uso intelligente dell’elettronica gli Ustmamò hanno tracciato un percorso che in questi anni ha fatto scuola e sul quale si sono sviluppati molti gruppi, le cui suggestioni si possono senz’altro ricondurre al discorso iniziato dalla band emiliana.

Schivi e quasi nascosti nelle montagne dell’Appennino, gli Ustmamò sono spesso apparsi più europei di quanto la loro posizione geografica potesse suggerire, attenti quasi involontariamente a quanto accadeva oltre confine ma mai stupidamente emuli di mode e tendenze passeggere. Tre anni di assenza dalle scene a cavallo del passaggio di millennio sono serviti al gruppo per attrezzare un proprio studio di registrazione, dal quale è uscito nel 2001 l’album Tutto Bene.

MONDO CANDIDO
Mondo Candido è il gruppo fiorentino.

Propongono un sound che fa incontrare il vintage all’elettronica, i suoni più grezzi alle pure melodie, attingendo alla cultura musicale e cinematografica italiana degli anni ’60 e ’70, da Mina e Patty Pravo a Trovajoli e Micalizzi; e il tutto attraverso il ritmo incalzante di un Fender Jazz Bass (suonato da Alessandro Querci) e di una Gibson 175 (Simone Marrucci), che fanno da ideale tappeto a una voce decisamente sensuale (Luisella).

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