Sabato 16 giugno (9-16) al dopolavoro ferroviario di via Alamanni, incontro organizzato da Medicina Democratica e associazione Idra.
Partecipano: Beppe Banchi, Referente Provinciale di Medicina Democratica; Girolamo Dell'Olio, Presidente dell'Associazione di volontariato Idra; Prof. Giovanni Costa, Cattedra di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Università di Verona; Dr. Riccardo Tartaglia, Centro Ricerche in Ergonomia, Azienda Sanitaria di Firenze; Dr. Vito Totire, Medico del Lavoro e Psichiatra, Azienda Sanitaria Bologna;
Fulvio Perini, Segreteria Camera del Lavoro di Torino; Dr.
Maurizio Baldacci, Responsabile U.F. TAV, Azienda Sanitaria di Firenze; Per. Ind. Alessandro Muller, Tecnico prevenzione U.F. TAV, Azienda Sanitaria di Firenze; Dr. Stefano Rossi, Responsabile Sezione Grandi Infrastrutture di Mobilità, ARPAT; Pietro Mirabelli, RLS Cavet, Cantiere TAV "Il Carlone"; Maurizio Barsella, Lavoratore turnista FS; Maurizio Valleri, Lavoratore turnista Vetreria Vetrarredo; Gino Carpentino, Medicina Democratica.
"Non possiamo lasciar passare sotto silenzio le affermazioni del sindaco Leonardo Domenici - scrive l'Associazione di volontariato Idra, iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale - in occasione del convegno Vicino ai cittadini – Il nuovo ruolo dei Comuni nella Sanità, il sindaco Leonardo Domenici avrebbe pronunciato il seguente messaggio forte e chiaro: Credo che Firenze parta da una buona base, anche nella sanità.
Certo c’è molto da lavorare, tanti rapporti da consolidare e qualcuno da costruire anche in questo settore, ma la base c’è. E proprio per questo, voglio cogliere l’occasione del convegno, per lanciare un messaggio forte e chiaro: Sapremo reagire a chi, fuori da Palazzo Vecchio, dà un’immagine distruttiva e sfasciata della realtà. A loro dico: attenzione, per voi può essere un boomerang. La nostra non è una realtà allo sfascio. Ripeto: partiamo da una buona base e avremo ottimi risultati se sapremo lavorare insieme.
Questa è la risposta che dobbiamo dare e abbiamo gli strumenti per darla.
Idra sostiene di non capire perché il sindaco, invece di dare atto delle ampie falle che sono aperte nel sistema di protezione della salute dei residenti fiorentini e delle migliaia di ospiti che quotidianamente visitano la nostra città, sembra redarguire coloro che reclamano l'applicazione delle normative di legge e delle regole del buon senso nella tutela della salute pubblica, di cui il sindaco è appunto il primo responsabile.
Sapremo reagire - dice Leonardo Domenici - a chi, fuori da Palazzo Vecchio, dà un’immagine distruttiva e sfasciata della realtà.
A loro dico: attenzione, per voi può essere un boomerang.
Sono parole e toni che in bocca a un sindaco, in regime di democrazia, suonano preoccupanti.
Cosa vuol dire infatti quel Fuori da Palazzo Vecchio? Esistono due pesi e due misure? Chi dissente fuori dal Palazzo dispone forse di meno diritti? E cosa intende il sindaco quando afferma: A loro dico: attenzione, per voi può essere un boomerang? A chi si rivolge? Si riferisce ad appalti che le attenzioni per la salute potrebbero far sfumare, oppure a provvedimenti che potrebbero colpire chi antepone al profitto la qualità della vita? O ad altro ancora? Secondo Idra, sarebbe auspicabile che il sindaco fosse più esplicito.
L'Associazione spera che non abbia a diventare reato da domani, in ogni caso, l'esigenza di documentare lo stato di degrado in cui versa la salute dei fiorentini, o il diritto di paventare l'esposizione a rischi anche maggiori, nel futuro, per orecchi, polmoni e sistema nervoso.
Lo stesso vice sindaco Graziano Cioni ha denunciato il metodo a dir poco dilettantesco con cui si sta affrontando il prossimo decennio di sudore e lacrime, quando si affastelleranno in città tante grandi opere, che a molti appaiono di dubbia utilità sociale e intelligenza progettuale.
Idra si augura che il sindaco risponda a chi, come l'Associazione fiorentina, chiede di documentare il grado di consapevolezza che l'Amministrazione effettivamente ha delle criticità legate all'impatto e all'organizzazione dei cantieri, e di sapere quali misure essa ha preso a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.