Nei giorni del summit dei G8 a Genova dovranno essere consentite manifestazioni ed iniziative politiche da parte di tutti i movimenti sociali presenti, nel pieno rispetto dei diritti di libertà di pensiero, di libertà di circolazione, di libertà di attività politica. L’appello è stato lanciato dalla capogruppo di Rifondazione comunista Monica Sgherri e dal consigliere Enrico Falqui. «A Genova, dal 20 al 22 luglio 2001 - scrivono la Sgherri e Falqui in una mozione - si svolgerà un vertice al quale parteciperanno i capi di Stato dei più importanti e ricchi paesi del mondo ma nello stesso periodo il capoluogo ligure diventerà punto di riferimento di migliaia di cittadini europei e di diversi paesi che, riuniti intorno alla piattaforma stipulata a Porto Alegre, intendono manifestare in modo pacifico la propria opposizione agli effetti di impatto sociale, ambientale, sanitario ed economico prodotti dalle politiche di concertazione e di aggiustamento dalla globalizzazione economica e finanziaria all’ordine del giorno del sumit».
Il documento chiede «che il Governo garantisca i necessari servizi di ristorazione, di reperimento di alloggio e di servizi igienico-sanitari, per offrire condizioni di soggiorno ai partecipanti alle numerose iniziative politico-culturali del Genoa Social Forum» e che «il Parlamento sostenga la necessità di un tavolo di consultazione permanente tra le associazioni economiche di categoria genovesi, i Consigli di quartiere, il Genoa Social Forum e gli organizzatori del Summit, al fine di limitare il disagio provocato dalle limitazioni al traffico ed alle attività nelle aree limitrofe alla cosiddetta “zona rossa”, garantendo contemporaneamente sicurezza ed agibilità democratica del territorio genovese interessato».