CARRARAMARMOTEC: una vetrina mondiale di pietre naturali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2001 08:42
CARRARAMARMOTEC: una  vetrina  mondiale di pietre naturali

Gli assessori regionali Susanna Cenni ed Ambrogio Brenna hanno inaugurato ieri la 22° Fiera Internazionale Marmi, Macchine e Servizi.
La manifestazione, che si concluderà il 3 giugno, vede la presenza di 862 gli Espositori (551 le aziende presenti in forma diretta), fra questi 112 stranieri.
Occupano oltre 30.000 metri quadrati di superficie espositiva, e rappresenteranno compiutamente la produzione mondiale di marmi, graniti, pietre, ma anche tecnologia di estrazione e trasformazione come pure i servizi altamente specializzati, ormai indispensabili per restare all’avanguardia in un settore in cui l’Italia vanta una leadership a livello mondiale.


Il settore del marmo attraversa un momento positivo: nel corso del 2000 le aziende italiane hanno esportato 5 milioni di tonnellate di marmi e graniti, grezzi e lavorati, per un valore di 4.102 miliardi e sono state importate 2 milioni e 595 mila tonnellate di materiali per un valore di quasi 1.120 miliardi di lire. L’Italia vanta nel settore della pietra naturale una indiscussa leadership.
Positiva la situazione per quanto riguarda l’export delle macchine: nel 2000 infatti è stato di 802 miliardi di lire, con una crescita del 22% circa in valore.

La presenza di espositori stranieri è una costante per la manifestazione che nell’edizione 2001 può contare su una massiccia partecipazione di produttori africani e dell’area caraibica: ben 23.
La presenza di produttori africani sui mercati non è una novità, ma un numero così rilevante costituisce un evento che potrebbe avere importantissime ripercussioni sugli scenari futuri del settore. Molto importanti le presenze anche numeriche di aziende che provengono dall’India (18), Brasile, Grecia, Norvegia, Spagna, paesi che costituiscono oggi i principali fornitori di materiali grezzi per le aziende italiane o che, come quelle provenienti da Turchia, Francia, Portogallo, hanno fortissimi rapporti commerciali con l’Italia.


Per i produttori nazionali è molto forte in fiera la presenza delle aziende del distretto Toscano (165 espositori), che ha recentemente consolidato la sua posizione nel contesto internazionale, ma ugualmente rilevanti, a dimostrazione di una grande effervescenza e competitività del settore, le presenze delle aziende che provengono dalle altre aree produttive: Emilia, Lombardia, Veneto, Puglia, Lazio. CARRARAMARMOTEC non si esaurisce nel solo momento commerciale ma qualifica la sua vetrina espositiva con convegni, seminari e iniziative tecniche, particolarmente costruttive, che ci fanno conoscere, mediante una visione ed esperienza diretta, una cultura profonda legata a questo settore.


Quest’anno la fiera si arricchisce anche di due Saloni dedicati all’arte del Restauro: il primo riguarda il restauro della pietra naturale ed il secondo invece riguarda i servizi di altissima specializzazione. In questo contesto il comparto dei materiali lapidei riveste un ruolo di primaria importanza perché la maggior parte del patrimonio architettonico e monumentale è realizzato totalmente o parzialmente in pietra. Nell’ambito del primo salone sono previste una simulazione di una “bottega del restauro” con la realizzazione di un percorso dimostrativo sul processo di restauro lapideo.

Il secondo salone invece ospiterà le risposte più attuali ed innovative che le società di servizi tecnici, finanziari, informatici e comunicazione, offrono alle aziende rappresentative e ai vari operatori del marmo e delle tecnologie. La fiera CARRARAMARMOTEC dà vita ad un immenso scenario naturale, un panorama mondiale di pietre, ma in collaborazione con soggetti istituzionali tenderà a concretizzare progetti molto vasti. L’Istituto per il commercio con l’Estero (ICE) e il Centre for Developement of Enterprise (CDE) illustreranno le attività concordate per favorire lo sviluppo di aziende operanti nei paesi africani, caraibici e dell’Oceano Pacifico (ACP).

Sulla base del protocollo d’intesa di lungo periodo, stanno sviluppando azioni ed iniziative per facilitare le relazioni aziendali fra il lapideo italiano e i 71 paesi che aderiscono alla Convenzione di Lomé (ratificata nello scorso febbraio, riguarda i rapporti fra gli stati della Comunità Europea e tutti quegli stati siglati ACP).
Il mondo imprenditoriale è molto interessato a ciò che offre la fiera perché essa concilia una dimensione visiva spettacolare e una dimensione conoscitiva che si realizza con lezioni teoriche, seminari ed incontri nelle aziende in quanto queste ultime forniscono ogni anno informazioni ed esperienze dirette sui progressi delle tecnologie italiane per la pietra naturale e sui criteri di gestione aziendale.

Quest’anno saranno presentati, domenica 3 giugno, i risultati di un progetto realizzato in collaborazione fra il Comune di Carrara e Università di Firenze, Siena e Politecnico di Torino per la realizzazione di un sistema informativo territoriale relativo alle cave di Carrara in altri distretti. CARRARAMARMOTEC è aperta al pubblico.
[R. A.]

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