Era il giugno del 1951 quando il ventitreenne violoncellista MSTISLAV ROSTROPOVICH arrivava a Firenze, insieme ad un manipolo di artisti “Premi Stalin” dell’Unione Sovietica – fra cui Emil Gilels, David Oistrackh e Galina Ulanova -, invitato da Francesco Siciliani per il suo primo concerto in Italia. A cinquant’anni esatti dal debutto il grande “Slava” torna a Firenze, questa volta in veste di direttore d’orchestra, per il suo primo impegno italiano nel 2001 che ha voluto realizzare nella stessa città che vide il suo battesimo artistico: giovedì 31 maggio sarà sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Verdi, per dirigere due “Quinte”, due capisaldi della letteratura sinfonica: la Sinfonia n.5 in mi minore op.64 di CAJKOVSKIJ, e la Sinfonia n.5 in re minore op.47 di SOSTAKOVIC.
Seconda grande orchestra ospite al 64° Maggio Musicale Fiorentino, stasera l’ORCHESTRA FILARMONICA DI OSLO suona al Teatro Verdi di Firenze diretta da MARISS JANSONS, suo Direttore stabile ininterrottamente dal 1979.
Programma di ampio respiro, adeguato a metter in luce le qualità di un complesso che vanta 130 di storia – fu fondata nel 1871, ai tempi di Grieg – e la presenza in tutte le principali istituzioni del mondo: apertura con MOZART e la Sinfonia K.319, chiusura con la Settima Sinfonia di BEETHOVEN e, incastonati al centro, gli undici celebri “Folk Songs” di Luciano BERIO, antologia ludica e virtuosistica dell’arte della trascrizione di canti di differente provenienza geografica, dalla Sardegna all’Armenia, dagli Stati Uniti alla Francia, creata negli anni Sessanta per l’indimenticabile interpretazione di Cathy Berberian, ed ora assunti in repertorio da diverse vocalists , fra cui il mezzosoprano svedese CHARLOTTE HELLEKANT che le proporrà nel concerto fiorentino.