“La situazione riguardo il pagamento dell’indennità risarcitoria, ovvero la cosiddetta ‘tassa sul panorama’, è chiara. La decisione del giudice di pace non entra nel merito della sua legittimità: contesta esclusivamente la procedura con cui l’esattoria comunale ha comunicato ai circa 700 cittadini morosi che gli importi da pagare erano inferiori a quanto indicato dalla cartella esattoriale. Una situazione che si è verificata per il ritardo con cui l’esattoria ha provveduto ad emanare le cartelle: i ‘ruoli coattivi’ con l’elenco dei cittadini obbligati al pagamento e dei relativi importi”.
L’assessore all’Urbanistica Gianni Biagi precisa la posizione dell’amministrazione dopo quanto deciso dal giudice di pace, che ha accolto il ricorso di una cittadina. Come si ricorderà, il Comune nel dicembre scorso aveva deciso di ridurre gli importi relativi all’indennità risarcitoria. A quei contribuenti che avevano già pagato la tassa, prima di questo provvedimento, gli uffici comunali stanno inviando i rimborsi dovuti: circa 3000 cittadini hanno già avuto la comunicazione in merito (che indica dove e quando riscuotere), per gli altri si stanno smaltendo circa 200 pratiche al giorno.
Diverso il discorso per i circa 700 cittadini che non avevano pagato l’indennità nei tempi richiesti e che quindi sono diventati morosi. Il Comune, già oltre un anno fa, aveva segnalato alla Tesoreria la necessità di emettere le cartelle esattoriali nei loro confronti: “Ma la tesoreria ha inviato le richieste di pagamento solo qualche mese orsono, quando gli importi erano già cambiati – spiega l’assessore – A questo punto i nostri uffici, per tutelare i contribuenti, hanno subito provveduto ad inviare a ciascuno di questi 700 cittadini una lettera con indicato l’importo giusto da pagare.
Che, aldilà delle procedure, è quanto il consiglio comunale ha stabilito debba essere pagato”.