Pitti Immagine Bimbo è la manifestazione leader mondiale nel settore: per la qualità dei suoi espositori, per gli eventi organizzati che ne fanno un momento importante anche a livello di comunicazione, per i servizi offerti. Questa edizione estiva si prospetta di grande rilievo: altissima la percentuale di presenze riconfermate, e al tempo stesso forte domanda per nuovi ingressi (da parte di aziende nella maggior parte dei casi estere). Se poi si considerano i dati relativi all'edizione dello scorso gennaio (337 marchi di cui più del 30% esteri, compratori in crescita dell'11.5%, compratori stranieri in crescita quasi del 30%) e il grande successo riscosso dalla nuova formula delle sfilate, il quadro è quello di un appuntamento da non perdere.
Ma la grande forza di Pitti Immagine Bimbo è quella di essere una manifestazione dal profilo estremamente dinamico, dove trovano spazio le collezioni dei grandi gruppi internazionali come le proposte d'avanguardia di piccole aziende di nicchia; capace di proporsi come momento di comunicazione con eventi e sfilate e di promuovere il dialogo con altri settori (complementi d'arredo, oggettistica).
Tutto questo in una chiave di costante ricerca, dove l'innovazione (tecnica, di immagine, di stile) gioca il ruolo principale.
Questa edizione
Le cifre di questa edizione, ad oggi, sono le seguenti: 247 ragioni sociali 329 marchi, 121 dei quali esteri (il 36.7% del totale), provenienti da: Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna, USA.
I nuovi nomi
26, ad oggi, i nomi nuovi rispetto alla passata edizione. Tra essi: Barbie, Bill Tornade, Byblos 616 Junior, Caterpillar, D D, Imps & Elfs, Judith Lacroix, Kickers/Zanotti, Laura Biagiotti Junior Calzature, Mariella Burani Le Giovani, Noppies.
Le sezioni
Pitti Immagine Bimbo è strutturata in sezioni che rispecchiano un mondo in continua evoluzione: abbigliamento e accessori, ma anche merceologie diverse come i complementi d'arredo, per interpretare e anticipare le nuove esigenze in fatto di moda dei bambini e dei ragazzi.
In una ricerca che supera i confini della moda per dialogare anche con altri settori.
Pitti Bimbo: le firme più prestigiose della moda per i più piccoli. Le collezioni dei grandi designer, i marchi leader del mercato: il meglio, a livello mondiale, dello stile under 18.
Sport Generation: il mondo del jeans e dell'activewear. Un settore pieno di energia, dall'immagine accattivante. Nomi di spicco, proposte che fanno tendenza, in una sezione la cui importanza (anche numerica) continua a crescere edizione dopo edizione.
New View: stile sofisticato, pieno di personalità, lontano dai luoghi comuni. Abiti e accessori in collezioni originali, ricche di humour e poesia; una sezione sempre più apprezzata per la sua creatività e il suo spirito individualista, che si traducono in una moda di ricerca, da intenditori.
Kids' Design: la sezione dove l'attenzione si allarga fino a comprendere anche altre merceologie, sempre legate al mondo del bambino. Dagli oggetti agli elementi d’arredo: tra tecnologia e design, educazione e gioco.
Le sfilate
Si conferma la nuova formula delle sfilate di Pitti Immagine Bimbo, che ha debuttato lo scorso gennaio: show individuali, accolti dagli operatori del settore in modo estremamente positivo per come hanno saputo mettere in evidenza i contenuti delle singole collezioni.
Sempre di più, quindi, un modo per fare comunicazione di moda in maniera coinvolgente - e uno strumento di documentazione sull'evoluzione dello stile e delle tendenze under-18 sempre più apprezzato.
Pezzi tascabili da museo
Pitti Immagine Bimbo dedica per questa stagione uno spazio speciale a Pezzi tascabili da museo. Lo shopping dedicato ai bambini nei più importanti musei del mondo, una mostra dedicata al merchandising che alcuni tra i più importanti musei del mondo hanno fino a oggi realizzato per i bambini.
Gadgets e oggetti d’uso quotidiano che si ispirano in chiave giocosa e divertente ai capolavori dei grandi maestri: un modo per portare il museo a casa, per giocarci; per togliere all’opera d’arte ogni aura di inaccessibilità e di distanza e farla diventare viva. Un modo intelligente per introdurre al sapere e alla cultura già sperimentato con successo dalle più grandi istituzioni (dal Louvre al Prado al Metropolitan). In collaborazione con Vogue Bambini.
