FIRENZE - Ricostruire tutte le vicende che dal 1943 al 1945 portarono in Toscana all’uccisione di oltre 4.500 civili per opera dell’esercito nazista e dei fascisti. E’ questo l’obiettivo su cui sta lavorando intensamente il comitato scientifico del progetto sulla memoria delle stragi, istituito con legge regionale. Nella sua riunione del 26 aprile il comitato, che è formato da illustri docenti universitari, ha fatto il punto sul complesso delle iniziative avviate: attualmente sono in corso ricerche bibliografiche e archivistiche che riguardano non solo fondi e archivi toscani, ma anche americani, inglesi e tedeschi.
E stato anche organizzato un gruppo di ricerca che dovrà procedere al censimento ed alla raccolta delle fonti orali. La documentazione che sarà acquisita verrà raccolta presso l’Istituto storico della Resistenza in Toscana. “Per la prima volta - ha spiegato il professor Leonardo Paggi, a nome del comitato scientifico – viene elaborata e perseguita una prospettiva di ricerche a largo raggio che ci consentirà di acquisire una mole notevole di informazioni e quindi di contribuire alla ricerca della verità e a custodire il ricordo di quei giorni.
Quegli eventi sono infatti alla base della memoria antifascista e quindi punto di riferimento fondante del nostro ordinamento democratico. Non si tratta dunque di una ricerca accademica, ma della ripresa di un percorso di riflessione che la Regione intende attuare in stretta collaborazione con le comunità e le istituzioni locali”. Nel corso della riunione il comitato scientifico ha anche stabilito di intervenire a sostegno della ricerca promossa dal Comune di San Miniato (Pisa) per far luce sul controverso episodio dell’eccidio in Duomo.
“Si tratta – ha spiegato Paggi – di una vicenda molto complessa e di grande interesse che merita un suo specifico approfondimento. Daremo il nostro contributo perché si stabilisca la verità dei fatti, ma vigileremo perché non si operino strumentalizzazioni o falsificazioni revisioniste”.