24 aprile 2001 – Confermare la disponibilità della Provincia di Firenze a partecipare ad un tavolo concertativo fra autorità statali, Comuni, Province e Regione per affrontare le problematiche relative all’eventuale localizzazione di un centro di permanenza temporaneo per immigrati privi del permesso di soggiorno, “riaffermando che tale operazione debba necessariamente essere condotta con particolare attenzione agli aspetti sociali del problema e che l’eventuale struttura dovrà essere accogliente e non punitiva e dovrà assicurare agli ospiti ogni tipo d’assistenza, compresa quella legale ed informativa, avvalendosi anche della collaborazione delle strutture del volontariato sociale”.
A questo il Consiglio provinciale, con una mozione presentata dalla quinta commissione e approvata dalla maggioranza (contrari il Polo e Rifondazione comunista), ha impegnato il Presidente e la Giunta a favorire con il metodo della concertazione i processi già in atto fra diversi enti locali della provincia per l’integrazione dei servizi e delle funzioni delle polizie municipali promuovendo, nelle rispetto delle diverse competenze, un ruolo più attivo e meno burocratico degli operatori della polizia locale.
La Provincia dovrà anche rafforzare la formazione sul tema della sicurezza della città e dei cittadini, con particolare riferimento alla prevenzione di situazioni personali e sociali a rischio, alla comunicazione pubblica, alla mediazione dei conflitti e all’aiuto alle vittime dei reati, anche mediante iniziative finalizzate alla formazione congiunta di operatori delle forze dell’ordine e della polizia locale, operatori pubblici e sociali ed operatori del volontariato. La mozione approvata dal Consiglio impegna il Presidente e la Giunta anche a promuovere attività di assistenza alle vittime dei reati (mediante il coordinamento e la diretta attivazione di iniziative di sostegno materiale, burocratico, legale ecc., nonché mediante l’istituzione di un apposito Osservatorio provinciale) e azioni concertate per la crescita della cultura della legalità, per l’intervento sociale preventivo sulle situazioni di rischio potenziale e per l’eliminazione di situazioni che ingenerano il senso di insicurezza dei cittadini.
Sostegno, in accordo con gli enti locali, anche alle politiche di accoglienza tese ad attenuare i disagi di quanti, italiani e stranieri in regola con le leggi e in possesso di un lavoro, soffrono nella ricerca di un alloggio.
Il Consiglio provinciale è convinto che sia compito delle Istituzioni “garantire le condizioni di sicurezza e di ordinato svolgimento della vita sociale e che pertanto deve essere prioritaria l’azione per prevenire e combattere con decisione e fermezza ogni forma di criminalità, chiunque ne sia l’autore”.
L’assemblea di Palazzo Medici Riccardi, premesso che si sta manifestando fra i cittadini una sempre maggiore preoccupazione a causa di fenomeni criminali che colpiscono soprattutto, e in maniera diffusa, la privacy e l’incolumità personale (cosiddetta “criminalità predatoria”), rileva anche che i dati ufficiali relativi ai fenomeni criminali indicano che il tasso di criminalità dell’Italia risulta essere, nell’ambito dell’Unione Europea, di livello medio basso e che nel periodo 1991-1999 i reati complessivamente denunciati sono diminuiti di oltre il 10 per cento.
In particolare il Rapporto sulla sicurezza nella provincia di Firenze presentato dal Prefetto il 24 marzo scorso, pur confermando anche per la nostra provincia un trend complessivamente negativo degli eventi criminali, segnala una leggere ripresa, nel corso del 2000, di quei reati (borseggi, furti in negozi e appartamenti, furti di auto) che caratterizzano la cosiddetta “criminalità predatoria”. Il Consiglio ha respinto altre tre mozioni presentate sull’argomento dal Ccd, da Forza Italia e da Rifondazione comunista.