Disoccupazione ai minimi termini, aumento degli occupati in tutti i
settori ma soprattutto nell'industria, nei servizi e nell'agricoltura. Questo il quadro
della Toscana che emerge dalle ultime rilevazioni Istat elaborate in chiave toscana
dall'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro.
Tutti gli indicatori fondamentali risultano positivi, confermando il trend gia'
manifestatosi nei mesi precedenti. Rispetto al gennaio 2000 l'occupazione risulta
cresciuta del 4 per cento, con 55.000 occupati in piu', mentre la disoccupazione si
attesta su un tasso del 5,7 per cento, inferiore di due punti a quello registrato nel
gennaio 2000 (7,5).
Se prendiamo il dato "destagionalizzato", cioe' depurato dai fattori sfavorevoli tipici di gennaio, il tasso di disoccupazione scende al 5,5 per cento, piu' favorevole anche di quello riscontrato lo scorso ottobre (5,7 per cento). Rispetto all'anno precedente (dato tendenziale) la performance dell'occupazione toscana, con il suo +4 per cento, risulta piu' brillante di quella media nazionale (+3,2 per cento) e anche di quella del centro nord (+3 per cento). Le persone in cerca di occupazione nella regione sono risultate 87.000, in calo sensibile rispetto alle 112.000 del gennaio 2000 e stabili rispetto a quelle registrate in ottobre.
Nel brevissimo periodo, cioe' rispetto al dato di ottobre 2000, si e' avuta una flessione minima (-0,8 per cento) che, tenendo conto della stagionalita', conferma sostanzialmente i valori del trimestre precedente. Quanto ai settori interessati, prosegue l'espansione dei servizi (+3,1 pe cento, pari a +27.000 occupati su base annua) e torna a salire nettamente anche l'occupazione industriale (+4 per cento, pari a 19.000 occupati in piu') che nei mesi passati aveva segnato il passo. In deciso recupero anche l'agricoltura (+16 per cento, +8.000 posizioni occupazionali).
Il commento da parte dell'assessore al lavoro non puo' che essere positivo. La tendenza e' buona ed e' motivo di particolare soddisfazione il fatto che i dati confermano che non si tratta di un miglioramento sporadico e casuale, ma di una tendenza ormai consolidata che investe un po' tutti i settori, a cominciare da quello industriale. Cio' significa che l'obiettivo indicato dal programma di governo di spingere l'occupazione al di sotto del 5 per cento nei cinque anni della legislatura non solo e' realistico, ma e' prossimo a diventare realta'.