Si tratta di un progetto "in progress", al quale la Regione ha destinato 47
miliardi di investimenti da qui al 2005.
Via libera, dunque,
all'autocertificazione come sistema standard, alla firma digitale, alle reti che
facciano circolare capillarmente le informazioni, ai testi unici che
semplifichino e spazzino via il pullulare di normative.
Il progetto si suddivide in sette azioni. La prima prevede la nascita di
strumenti che verifichino preventivamente l'impatto delle leggi regionali sui
cittadini, imprese ed enti locali; la seconda, la completa riorganizzazione
della legislazione regionale in testi unici, in modo da ridurre e snellire le
leggi in vigore.
La terza e la quarta azione si pongono da un lato l'obiettivo di avvicinare la pubblica amministrazione al cittadino, semplificando le procedure e favorendo il passaggio all'autocertificazione; dall'altro di completare la riorganizzazione della macchina regionale anche facendo formazione nei confronti dei dipendenti per affrontare i necessari cambiamenti culturali, tecnologici, organizzativi e amministrativi. Riguardo al rapporto con gli enti locali, la Regione si propone di sostenerne il processo di cambiamento e di modernizzazione con l'obiettivo di una vera e propria eccellenza di sistema.
Alcuni degli strumenti da adottare? Il
potenziamento della Rete telematica regionale toscana, l'avvio della
tecnologia per utilizzare la firma digitale, la realizzazione di banche dati per
gli enti di piccole dimensioni, un portale per le scuole, il consolidamento di
una rete regionale dei centri per l'impiego, l'attivazione in rete di tutti gli
uffici agricoltura delle Province e degli sportelli sul territorio.
L'ultima azione prevede Infine un monitoraggio attento e continuo
dell'intero progetto.
Le riunioni in programma a Pistoia e a Prato rientrano nel quadro delle iniziative previste in ogni provincia per far conoscere il progetto a tutti i toscani.