Dopo la conquista al Festival di Sanremo del 1° premio della categoria big, premio Mia Martini della critica e premio come migliore interprete dei giurati di qualità, Elisa inizia un tour nelle principali città Italiane. Martedì 3 aprile sarà al Tenax di Firenze: inizio concerto ore 21, ingresso 30.000 lire. Recentemente un noto giornalista ha scritto: “Elisa non vive di musica, è la musica!”, poche parole per esprimere l’emozione che suscita questa ragazza apparentemente fragile e timida che in realtà nasconde una forza e una determinazione raramente viste.
Ascoltandola dal vivo nella sua dimensione più consona, si viene immediatamente coinvolti dalla perfetta sintesi tra la sua grinta e la sua sensibilità .
Sublima energia interiore in musica grazie anche ad una band sensibile al suo mondo musicale: Max Gelsi al basso, Andrea Rigonat alla chitarra, Bruno Farinelli alle percussioni, Giorgio Pacorig alle tastiere e piano.
Elisa è nata a Monfalcone, in provincia di Gorizia, 22 anni fa. Ha iniziato ad appassionarsi alla musica da giovanissima - in molti la descrivono come una bambina prodigio - collezionando subito una serie di importanti esperienze come fare cabaret, suonare in un'orchestra swing, in un gruppo punk e da sola nei piano bar della sua zona, il tutto senza mai smettere di lavorare per mantenersi.Il suo talento è stato notato quasi subito dall'ambiente discografico, e nel 1996 è arrivato il contratto con la Sugar di Caterina Caselli, subito seguito da un paio di trasferte americane.
E' stato proprio a Berkeley, in California, che Elisa ha scritto e registrato le canzoni che compongono "Pipes & flowers", il suo primo album uscito nel 1997. A precederlo, nel maggio dello stesso anno, era uscito il singolo "Sleeping in your hand", brano che metteva in evidenza sin da subito le grandi qualità di Elisa e otteneva uno stupefacente airplay radiofonico. "Pipes & flowers" è registrato sotto la guida di uno dei più affermati produttori del mondo, Corrado Rustici (Zucchero, Whitney Houston), e offre, oltre a "Sleeping in your hand", altri due singoli di grande successo come "Labyrinth" e "A feast for me", che gli consentono di superare abbondantemente le 250mila copie vendute, cosa decisamente più unica che rara per un album di debutto in Italia.
Elisa canta in inglese, ma questo non sembra diminuire la comprensibilità della sua musica e, a conferma della sua annata felice, il Premio Italiano della Musica istituito dal quotidiano La Repubblica e Radio Deejay le assegna un award come "Migliore Rivelazione Italiana dell'Anno". Parallelamente agli importanti riconoscimenti artistici che le arrivano in quei mesi in Italia - dove Elisa, oltre ad esibirsi in un lungo tour nei club, suona di fronte ai 40mila dell'Heineken Jammin' Festival (in scaletta con lei c'erano Tori Amos, Ben Harper, Natalie Imbruglia e Kula Shaker) e riceve un Premio Tenco nella categoria "Migliore opera prima" - Elisa lavora alacremente al lancio all'estero di "Pipes & flowers", partecipando come unica supporter al tour europeo, estivo e autunnale, di Eros Ramazzotti.Nell'ottobre del '98, poi, Elisa pubblica un nuovo singolo, "Cure me", inserito in seguito nella ristampa di "Pipes & flowers": alcuni credono di intravedere in quella canzone la nuova direzione verso cui si sta muovendo la giovane artista di Monfalcone, ma con il senno del dopo si può dire che "Cure me" era forse l'ultima canzone che mancava ad un album perfetto come "Pipes & flowers".
Dopo quel singolo arriva un periodo di riflessione, nel corso del quale il gruppo di lavoro che aveva partorito il primo album prende strade diverse.
Elisa rimane da sola, e con attenzione sempre maggiore si interroga su quale sarà il nuovo corso da dare alla sua musica. Sono mesi di viaggi e incontri, ma anche di duro lavoro, nel corso dei quali Elisa dà lentamente forma alle 30 canzoni da cui si partirà per realizzare il nuovo album.
Parte di queste canzoni seguono Elisa a Londra, nell'aprile del '99, per essere preprodotte insieme a Darren Allison (Spiritualized, Divine Comedy, Skunk Anansie): a giugno arriva addirittura Howie B., che dopo aver ascoltato con entusiasmo le nuove canzoni di Elisa, decide di produrne due, "7 times" e "Come and sit".
Il lavoro prosegue a Londra per altre due canzoni, "Happiness is home" e "Gift", ma con un altro produttore, Roberto Vernetti, probabilmente il più innovativo tra i giovani produttori italiani. Il resto dell'album viene registrato a Bologna, tra il novembre '99 e il marzo del 2000, con la preziosa collaborazione di Leo Z. e Mauro Malavasi.
Elisa torna ufficialmente in scena il 31 marzo del 2000 con il singolo "Gift", accompagnato dal video di Alessandra Pescetta (Ligabue, Negrita). Il nuovo album, intitolato “Asile’s World”, esce invece il 5 maggio 2000.
Nel marzo 2001 Elisa si aggiudica la 51° edizione del Festival di Sanremo con il brano "Luce (tramonti a nord-est)", interamente cantato in italiano.
Come se non bastasse Elisa conquista anche il Premio Mia Martini della Critica e il Premio Radio/Tv: un vero trionfo.
Sabato 31 marzo graditissimo ritorno alla consolle del Tenax per Ralf, il Dj italiano più conosciuto all’estero. Un artista che grazie al suo stile personalissimo è riuscito negli ultimi anni ha conquistare le consolle dei più prestigiosi locali europei. Quarantaquattro anni, originario di Perugia, RALF ha iniziato la propria carriera sul finire degli anni ’70.
Memorabili le sue session al Ministry of Sound di Londra, al Liquid di Miami, al Roxy di Amsterdaam. In Italia capita invece di incontrarlo alla consolle del Cocoricò, del Matis, del Mazoom. Il suo genere preferito? House e dance music, senza preclusioni, dalla Love Unlimited Orchestra agli Straff, ai Cibyl. Al fianco di Ralf ci sarà poi il resident Dj del Tenax, Alex Neri, un artista che con le sue uscite discografiche ha sfondato il tradizionale muro di diffidenza verso le produzioni italiane, portando il nostro paese ad assumere un posto di primaria importanza nel mercato della “house”.
Ad allietare il sabato Nobody’s Perfect del Tenax ecco poi i più originali gruppi di animazione: non le solite cubiste professioniste - perfette ma fredde e distaccate - ma splendide ragazze e ragazzi , che da anni frequentano e lavorano nei migliori club “house” internazionali, capaci di mescolarsi con il “loro” pubblico.