'L'arte della commedia', al suo debutto nel 1965, venne accolta dagli spettatori del Teatro San Ferdinando di Napoli con tanto entusiasmo che l'autore, grato dell'accoglienza' si affacciò alla ribalta e disse: 'Pensavo alle cose nostre, ma questo consenso mi dice che le cose nostre, sono anche di tutti voi'. Nonostante il favore del pubblico la commedia suscitò tali polemiche che Eduardo decise di annullare le recita già previste a Roma e Milano e non la riprese mai più in teatro, tranne che per un'edizione televisiva per la RAI nel 1976.
'L'arte della commedia', piuttosto che affrontare direttamente i problemi della società italiana, li mostra attraverso il mondo del teatro.
E' non solo un'opera di bilancio-riflessione come 'il teatro comico' di Goldoni, né si limita a teatralizzare una polemica contro tutte le crisi del teatro e le spesso inopportune intromissioni delle autorità, ma si propone di offrire, attraverso l'equivoco specchio della scena, il teatro del mondo... Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Eliseo e dalla Compagnia di Luca De Filippo, è un omaggio sia al centenario di Eduardo sia a quello del Teatro Eliseo, entrambi nati nella primavera del 1900 e la cui storia si è intersecata per moltissimi anni.
Eduardo ha portato nel teatro romano, che considerava la sua 'casa', tutti i suoi più grandi successi.
Danno vita a Oreste Campese e al Prefetto De Caro, Luca De Filippo e Umberto Orsini, per la prima volta insieme sul palcoscenico, anche se il loro incontro artistico risale a dieci anni fa quando Luca De Filippo curò la regia de 'Il piacere dell'onestà' di Pirandello per Orsini.