20 marzo 2001 – Portare a compimento in tempi brevissimi gli impegni sulla Variante di Valico previsti nell’ordine del giorno del Consiglio regionale dello scorso 30 gennaio, nella decisione del Governo del 23 febbraio, oltre che quelli assunti dal Governo nel 1992.
Lo chiede il Consiglio provinciale, che si è pronunciato sulla Variante approvando una mozione di iniziativa dei capigruppo della maggioranza Tiziano Lepri (Ds), Giovani Vignoli (Ppi), Sergio Gatteschi (Verdi), Alessio Pancani (Pdci) e Pasquale De Luca (Democratici).
A favore hanno votato le forze della maggioranza, contro Rifondazione, mentre si sono astenuti i consiglieri del Polo.
Tempi di realizzazione brevissimi chiedeva anche un’altra mozione sottoposta al voto del Consiglio dai consiglieri di Forza Italia, An e Ccd, che riproponeva però anche la realizzazione della Bretella Barberino-Incisa in alternativa alla terza corsia nella tratta fiorentina. Questa seconda mozione è stata respinta: contro hanno votato maggioranza e Rifondazione, a favore il Polo.
“La questione della bretella Barberino-Incisa per questa Giunta e questa maggioranza è chiusa”, ha detto il presidente della Provincia Michele Gesualdi; “il Mugello ha già dato molto in termini di sacrifici per le grandi opere, sia con l’Alta velocità che con Bilancino, senza ricevere.
Ed è sbagliato proporre soluzioni sganciandosi dal territorio che deve sopportarle, le soluzioni vanno concertate con il territorio”.
La mozione approvata è stata illustrata dal capogruppo dei Ds, Tiziano Lepri, che ha espresso soddisfazione per le decisioni maturate sulla Variante e invitato la Giunta provinciale ad essere sempre presente e a coordinarsi con gli altri enti per il rispetto degli impegni.
Fra tali impegni anche quello per la bretellina di Firenzuola. “Il Comune di Firenzuola ha mostrato disponibilità a rifare gli studi e a rivedere il progetto se ci fossero dei problemi, ma sono certo che gli studi del passato sono stati fatti bene”, ha detto il capogruppo dei Popolari Giovanni Vignoli.
Gli esponenti del Polo hanno rivendicato al lavoro fatto dalle opposizioni il cambiamento di rotta del Governo.
“Il problema non era mai entrato finora nell’agenda del Governo”, ha sostenuto Enrico Bertini, di Forza Italia. “Fino al 1989 la sinistra ha espresso totale contrarietà all’opera, poi ancora incertezza fino al 1992 – ha aggiunto Alessandro Corsinovi del Ccd – e bisogna ricordarsi di chi ha sempre creduto nella Variante e di chi non lo ha fatto”. “La maggioranza non ha coraggio, né qui, né in Regione, né nel Governo”, ha detto il capogruppo di Fi Carlo Bevilacqua, riproponendo anche la bretella Barberino-Incisa come unica soluzione per liberare Firenze.
Enrico Nistri, di An, dopo aver definito la variante come un’opera moralmente necessaria, né di sinistra né di destra, ha preannunciato una “benevola” astensione sulla mozione della maggioranza.
Quanto a Rifondazione, Sandro Targetti ha preso posizione contro ogni intervenuto, esclusi quelli indispensabili per la messa in sicurezza della circolazione, che non faccia riferimento ad una inversione di tendenza in materia di trasporto.