L’arte giapponese al Palagio di Parte Guelfa. La mostra, una collettiva di ventidue artisti giapponesi denominata “Nippon”, è stata inaugurata il 3 marzo dall’assessore ai gemellaggi Eugenio Giani e, visto il grande successo ottenuto, ha prorogato la sua apertura fino al 18 marzo. Si tratta di un importante evento espositivo da valutare come una felice ed efficace proposta artistica condotta sotto l’egida di una mirata strategia da parte dell’assessorato ai gemellaggi del Comune di Firenze.
“Un’iniziativa – ha sottolineato l’assessore Giani – che assume grande significato per rilanciare il patto di gemellaggio fra Firenze e Kioto, visto che questo è l’anno dell’Italia in Giappone”. Il dato più significativo della mostra sta nella molteplicità delle scelte espressive e tecniche. Accanto ad esempi di fedele osservanza accademica (Ayumi Jakano, Sasha Koo-Oshima, Kayo Miyaji, Natsumi Nakadate), si distinguono artisti dalle espressioni più specificatamente nipponiche, nella ripresa di tecniche più peculiari dell’estremo oriente e di contenuti più propri della religione scintoista e della cultura zen (Fumiyo Temegaya, Kotei Ota, Saoru Harada, Michiko Nakamiki, Satoshi Izumi), o di echi informali del gruppo Gutai (Ligia Yamaguti, Akiko Kayano, Kae Sato, Akiko Kondo).
Non mancano, accanto ai rimandi contemporanei, che spaziano dalla pop-art alla transavanguardia (Hipoto Kitagama, Yusuko Takahashi, Junko Kosaka), citazioni da stagioni artistiche più emblematiche della prima metà del Novecento (Yosue Akiyama, Nabushise Akiyama, Tashiko Kawekami). Il catalogo è stato curato dal critico e storico dell’arte Carlo Cinelli.