Sette travestiti scatenati nel racconto delle loro gesta erotiche, sette registrazioni provocatorie e scandalose indirizzate contro l’ottuso Capo della Polizia della Georgia - Stati Uniti d’America, non a caso - che ha deciso di mettere fuori legge le loro passioni e i loro desideri. Nel famoso romanzo dello spagnolo Eduardo Mendicutti è questa la causa scatenante dei sette monologhi che si ribellano alla sessuofobia puritana e al razzismo, per affermare il diritto di ciascuno a godere come vuole.
Presentato per la prima volta in forma di lettura al Cassero di Bologna, in collaborazione con l’Arci Gay, lo scandaloso progetto nasce dalla passione sbocciata tra Alessandro Baldinotti e i sette travestiti, uniti dalla necessità di portare in scena le mille facce di un erotismo a volte tragico, a volte grottesco, sempre teatrale, che sa esaltare, divertire e commuovere. Al pubblico, rigorosamente over 18, l’ingrato ruolo del poliziotto e delle istituzioni puritane a cui le confessioni-denuncia vengono direttamente indirizzate.
EDUARDO MENDICUTTI .
Nasce a Sanlucar de Barrameda, presso Cadice nel 1948. Pubblica il suo primo romanzo a 26 anni. Dal '72 vive a Madrid. All'attività di romanziere affianca quella di collaboratore a quotidiani, radio, televisioni e varie riviste. Ha pubblicato romanzi e racconti fra cui Una mala noche la tiene cualquiera (1980), El salto del angel (1985) e Tiempo mejores (1989). Il suo ultimo romanzo Yo no tengo la culpa de haber nacido tan sexy è di prossima pubblicazione in Italia. ALESSANDRO BALDINOTTI. Si diploma nel 1983 alla Civica Scuola d'Arte Drammatica - Piccolo Teatro di Milano - Paolo Grassi.
Lavora per cinque anni con Massimo Castri (Urfaust, J.G. Borkman, Il berretto a sonagli e successivamente Fede, speranza e carità).
Lavora inoltre con Teatro dell'Elfo, Paolo Poli, Pier'alli, Franco Però, Armando Pugliese, Giancarlo Sepe. Nel cinema prende parte al primo film di Davide Ferrario La fine della notte. Partecipa a numerose produzioni del Festival Intercity fra cui la più significativa resta Carezze per la regia di Barbara Nativi. Da due anni fa parte della compagnia del Teatro Garibaldi di Palermo diretta da Carlo Cecchi (trilogia shakespiriana e Le Nozze).