Aperture straordinarie, ingressi gratuiti, visite guidate: domenica 4 marzo sarà una giornata davvero speciale per 68 musei toscani. L’occasione sarà l’iniziativa “la Toscana, il tuo museo”, varata da Regione e Consiglio delle autonomie locali in occasione della terza settimana dei beni culturali per promuovere la conoscenza delle collezioni locali. Cittadini toscani e turisti avranno quindi modo di scoprire tantissimi tesori dell’arte, della storia, ma anche del folklore distribuiti su tutto il territorio toscano.
Quasi ovunque i visitatori avranno la gradita sorpresa di entrare senza dover pagare alcun biglietto e in molti casi gratuita sarà anche la visita guidata. Facilitazioni giungeranno anche per gli orari (estesi molto spesso al tardo pomeriggio), mentre in alcuni casi la giornata museale sarà allietata da conferenze e performance artistiche. “L’obiettivo dell’iniziativa – sono parole dell’assessore alla cultura Mariella Zoppi - è quello di far incontrare i cittadini con le collezioni del loro territorio, con quel patrimonio cioè che molto spesso viene dato per acquisito prima ancora di essere conosciuto.
Ma questa è anche l’occasione per organizzare itinerari speciali alla ricerca di piccole grandi collezioni spesso esterne ai grandi circuiti turistici, ma non per questo meno stimolanti”. “Sono molto dell’entusiastica adesione di molti enti locali a questa iniziativa” commenta il presidente del Consiglio delle autonomie locali Alessandro Pesci. “68 musei – prosegue - sono molti e sono convinto che il numero potrà crescere ancora, specie se, in futuro, ci sarà possibile conoscere con un po’ più di anticipo la programmazione della settimana dei beni culturali da parte del Ministero”.
I musei che parteciperanno all’iniziativa del 4 marzo sono distribuiti in tutta la regione. Nell’area fiorentina sarà possibile scegliere fra ben 24 raccolte. In città, gli amanti dell’arte potranno, per esempio, visitare Casa Siviero e qui ammirare alcune tele di Giorgio De Chirico e Ardengo Soffici conservate normalmente nella parte della casa non ancora visitabile. Allo stesso modo sarà possibile muoversi in provincia: il Mugello, per esempio, offrirà occasioni molto etereogenee, dai musei ‘Beato Angelico’ e ‘Casa di Giotto’ a Vicchio, sino al museo dei ferri taglienti di Scarperia o a quello della pietra serena di Firenzuola.
Nel pisano tra i 18 musei che hanno
aderito al progetto figureranno gli otto che compongono il sistema museale
civico di San Miniato; e nell’elenco figura anche il museo Piaggio di
Pontedera. Nell’aretino sarà possibile conoscere i segreti degli etruschi
raccolti nel Museo dell’Accademia etrusca di Cortona, nel grossetano sarà
possibile salire sulla Torre del candeliere di Massa Marittima.
La provincia di Lucca metterà in prima fila Pascoli e il suo museo di
Castelvecchio, Pistoia proporrà il sistema museale cittadino, Prato il museo
Pecci.
E ancora in Lunigiana (Massa Carrara) si potrà visitare il museo sulle tradizioni contadine di Lusignana, nel senese il museo etnografio del bosco di Orgia a Sovicille. In provincia di Livorno, infine due ultime segnalazioni: il museo artistico della bambola di Suvereto e la mostra “25+8 caratteri, arti visive e musica a Livorno 1985-2000” ospitata al museo Bottini Dell’Olio di Livorno nell’ambito della quale sarà presentata una performance di danza contemporanea curata dalla Compagnia Noal.