Formazione continua, arrivano i fondi. E la Regione decide di utilizzarne una parte per iniziative legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il ministero del lavoro ha assegnato alla Toscana 22 miliardi e 738 milioni, finanziati sulla base della legge 236 (Formazione continua) e destinati sia alla formazione aziendale, sia a quella individuale. La giunta regionale ha approvato ieri la delibera proposta dall'assessore all 'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi, per il finanziamento dei piani formativi.
La commissione tripartita regionale, l'organismo creato dalla nuova legge sui servizi all'impiego e che vede rappresentate tutte le parti sociali, ha approvato la proposta di ripartizione dei fondi fra le dieci province toscane che hanno il compito di gestirli. "La scelta politica forte - spiega l'assessore Benesperi - e' stata quella di assegnare il 40 per cento di questi finanziamenti, cioe' circa 9 miliardi, a progetti formativi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro, concordati con le parti sociali che hanno dato il loro assenso a questa scelta.
In questo modo ci proponiamo di dare una
risposta coordinata al problema degli incidenti sul lavoro". I progetti destinati a
ricevere il finanziamento dovranno riguardare non una singola azienda ma un
insieme coordinato di imprese. Il contributo pubblico massimo e' di 500 milioni. Per
la presentazione dei progetti la Regione emanera' un bando, mentre il lavoro di
istruttoria e gestione delle domande verra'affidato alle Province.
Il resto dei fondi assegnati dal ministero, circa 13 miliardi, serviranno a finanziare i
progetti di formazione aziendale e individuale gia' in graduatoria e non finanziati
nel corso del 2000 (lo scorso anno la somma complessiva assegnata alla Toscana era
stata di poco meno di 8 miliardi, che avevano consentito il finanziamento di 125
progetti, per circa 4000 lavoratori coinvolti).
Il nuovo finanziamento consente di dare risposta positiva a ulteriori 430 progetti, per un totale di circa 15.000 lavoratori coinvolti (accogliendo così l'85% delle domande). Ma i nuovi finanziamenti consentiranno anche di soddisfare tutte le richieste di formazione individuale che coinvolgono, in tutto, 2.120 lavoratori. Si tratta di corsi di formazione per i dipendenti delle aziende private o, nel caso della formazione individuale, di iniziative prescelte dal lavoratore sulla base delle personali esigenze professionali.
"I finanziamenti che sono stati riservati alla Toscana - spiega l'assessore Benesperi -
sono tali da consentire di scorrere nelle graduatorie e soddisfare la quasi totalita'
delle domande. Gia' questo e' un risultato importante, raggiunto anche grazie
all'attivita' di concertazione con le parti sociali che hanno dato il loro pieno assenso
alla proposta di ripartizione avanzata dalla Regione".
Un vero e proprio progetto pilota per la prevenzione e la sicurezza nelle aziende tessili, senza simili nei distretti industriali italiani, è stato presentato ieri pomeriggio a Palazzo Novellucci di Prato con la partecipazione dell’assessore regionale alla Formazione Paolo Benesperi e di numerosi rappresentanti delle parti economiche e sociali.
Il progetto, sperimentale, è condotto dalla Fil, la società per la formazione professionale della Provincia, in collaborazione con l’Unione industriale e i sindacati Cgil, Cisl e Uil ed è stato finanziato dalla Regione Toscana con il Fondo sociale europeo. Il presidente della Provincia, Mannocci, aprendo i lavori ha sottolineato che “il progetto è una risposta concreta e innovativa all’esigenza di sicurezza nei luoghi di lavoro e costituisce il risultato di un’ampia esperienza di partecipazione”.
Secondo l’assessore regionale Benesperi deve essere diffusa una vera e propria cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. “La formazione alla prevenzione come prevede la riforma dei cicli, deve entrare prima di tutto nei programmi scolastici”, ha affermato. La Toscana in questo settore è molto avanti – ha ricordato – all’educazione alla sicurezza per il 2001 sono destinati il 40% dei fondi per la formazione continua. I manuali raccolgono un’esperienza considerevole maturata dalla Fil in materia di formazione alla prevenzione.
“E’ un modo concreto e operativo – spiega l’assessore alla Formazione della Provincia, Fabio Giovagnoli – per rispondere alla sfida della sicurezza e dell’innovazione dei processi produttivi e organizzativi.. Le schede sono il risultato di un confronto culturale, tecnico e scientifico tra l’agenzia formativa, il servizio sanitario, il sistema delle imprese locali, le associazioni di categoria e i sindacati dei lavoratori. Manuali come questo - conclude Giovagnoli – sono una risposta positiva ed efficace all’esigenza di un miglioramento delle condizioni di lavoro e di una crescita della qualità della prestazione lavorativa”.
”E’ la prima volta – fa notare il direttore della Fil, Valter Pieroni – che sul territorio nazionale viene presentato un manuale per la formazione alla sicurezza che raccoglie informazioni tanto articolate e dettagliare sui singoli macchinari”. Il progetto si concretizza in due articolati manuali: il primo contiene trentadue schede per la sicurezza degli operatori di rifinizione e tintoria (due dei settori più a rischio per quel che riguarda gli infortuni), il secondo, sempre rivolto agli operatori di rifinizioni e tintorie, raccoglie informazioni generali sulle attività della filiera tessile e nozioni dettagliate sulle lavorazioni di rifinizione e tintoria.
Le schede dei manuali, che vengono diffuse in modo capillare nelle aziende, presto saranno consultabili anche direttamente su Internet nell’ottica dei processi di “formazione a distanza”.