La Provincia di Prato e CariPrato hanno sottoscritto questa mattina la convenzione di affidamento della tesoreria dell’ente per il periodo 2001-2005. Erano presenti il presidente della Provincia, Mannocci, il presidente di CariPrato, Francesco Pulitini, l’assessore al Bilancio, Marchi, e il direttore generale dell’ente, Francesco Delfino. “La collaborazione tra Provincia e Cariprato, oltre che un positivo accordo economico, offre un’opportunità per la valorizzazione e la tutela dei beni artistici.
La sponsorizzazione derivante dal rapporto di convenzione dei cinque anni passati ha garantito la realizzazione di circa 40 restauri e un investimento di oltre 1 miliardo”. Al servizio di tesoreria anche per i prossimi cinque anni si accompagna l’impegno, da parte di CariPrato, nella sponsorizzazione – per 1 miliardo e 300 milioni - di progetti e iniziative promozionali, culturali, turistiche e sportive .L’istituto ha accordato alla Provincia un fondo di circa 250 milioni l’anno (la cifra verrà aggiornata al tasso indicizzato) con un contributo una tantum di 50 milioni nel 2001 da destinare alla sponsorizzazione di un progetto di particolare rilievo.
“L’intesa con la Provincia – ha affermato il presidente Pulitini- rappresenta un ulteriore tassello che conferma CariPrato come banca di riferimento nel territorio”. Secondo il direttore generale dell’ente, Delfino, “il contratto assume un valore rilevante perchè si colloca in una fase di consolidamento e ulteriore sviluppo dell’ente”. A CariPrato era stata affidata la gestione del servizio di tesoreria dell’ente nel 1996, in seguito allo svolgimento di una gara pubblica. Sulla base della convenienza dell’amministrazione provinciale e delle condizioni contrattuali migliorative ottenute in seguito alla contrattazione con la direzione generale di CariPrato è stato stato deciso di rinnovare la convenzione per il periodo 2001-2005.
Nel 2000 la Tesoreria ha gestito entrate per 84 miliardi e 714 milioni e uscite per oltre 56 miliardi. Nel 1999 dalla cassa sono passati oltre 60 miliardi in entrata e quasi 56 miliardi in uscita. Numerosi i vantaggi per l’ente con la nuova convenzione: sui fondi depositati verranno applicati tassi di interesse corrispondenti all’Euribor 6 mesi media precedente, diminuito dello 0,75% (attualmente è di circa il 5%). Nel caso di uscita dal sistema della Tesoreria unica della Banca d’Italia, come previsto dall’applicazione della nuova Finanziaria, queste stesse condizioni verranno applicate per il trasferimento a CariPrato del conto di tesoreria dell’ente.
CariPrato garantirà la diffusione del servizio nelle proprie dipendenze di tutto il territorio provinciale, facilitando il rapporto dei cittadini, dei dipendenti e dei fornitori dell’ente. Il tesoriere inoltre è disponibile a concedere all’ente mutui (a tasso fisso o variabile) fino all’importo annuo di 25 miliardi non cumulabili. Un particolare articolo è dedicato, nella convenzione, all’informatizzazione del servizio: è prevista la creazione di una vera e propria rete ente- CariPrato con l’obiettivo di velocizzare e semplificare tutte le procedure.
Sono previste anche condizioni di particolare favore (anche per prestiti personali.
Il fondo speciale per la valorizzazione dei beni di interesse storico e artistico messo a disposizione da CariPrato, banca tesoriera dell’ente, dal 1996 al 2000 compresi, ha permesso di impegnare oltre 1 miliardo, per un movimento complessivo, visto che si tratta sempre di cofinanziamenti, che ammonta a circa 2 miliardi e mezzo. Alcuni degli interventi di restauro realizzati hanno riguardato edifici ed opere di grande importanza nel panorama architettonico e artistico della provincia: ad esempio l’operazio-ne compiuta nel Conservatorio di San Niccolò, che ha permesso di ripristinare dei gioielli come il refettorio grande, la Scala Santa e le edicole nell’Orto di Gosto, oppure il contribu-to per i restauri della Cattedrale di Prato.
Ma è importante sottolineare che questi fondi sono stati impiegati anche per il restauro, e spesso il salvataggio dall’incuria e dall’abban-dono, di molte testimonianze considerate parte del patrimonio minore, ma non meno essenziali nel contribuire al valore di luoghi di storia e di culto popolare. L’impegno profuso dalla Provincia ha visto contributi per circa 210 milioni all’anno così distribuiti: Per l’anno 1996 - Opera del Duomo, restauro e ricollocazione organo Cattedrale (46,7 milioni) - Cappella Migliorati, restauro affreschi (40 milioni) - Parrocchia “Gesù Divin Lavoratore”, restauro vetrate artistiche (25 milioni) - Parrocchia SS.
Maria e Leonardo, restauro mura Castello Artimino (15 milioni) - Conservatorio di San Niccolò, restauro portale del refettorio (7 milioni) - Campionati di scherma, contributo (20 milioni) - Parrocchia San Quirico di Vernio, restauro tela del ‘600 (8,5 milioni) - Oratorio dei Bardi, restauro organo (25 milioni) - Parrocchia di Usella (22,7 milioni) Per l’anno 1997 - Parrocchia Santa Maria delle Carceri, ripristino organo a canne (25 milioni) - Conservatorio di San Niccolò, restauro (12 milioni) - Parrocchia S.
Giusto in Piazzanese, restauro Cantoria, cassa d’organo e organo (25 milioni) - Parrocchia San Michele Arcangelo, manutenzione straordinaria e consolidamento della chiesa (20 milioni) - Parrocchia San Michele, Sasseta (Vernio), restauro Oratorio Santa Maria della neve (15 milioni) - Chiesa di San Fabiano in Prato, restauro affresco navata laterale destra (30 milioni) - Cattedrale di Prato, lavori di sistemazione (70 milioni) - Comune di Vernio, restauro mostra organo Oratorio dell’Opera Pia Compagnia di “San Niccolò di Bari” (8 milioni) Per l’anno 1998 - Opera Santa Rita, restauro affreschi e altre parti pittoriche chiesa di Santa Chiara e San Rocco a Prato (10 milioni) - Pieve di Santa Maria a Colonica, restauro Cantoria e ripristino arcata del coro (25 milioni) - Politeama Pratese, recupero facciata (50 milioni) - Conservatorio San Niccolò, restauro Scala Santa e Cappella (100 milioni) - Conservatorio San Niccolò, completamento restauro refettorio grande (18 milioni) - Curia diocesana, restauro vetrata XV-XVI secolo raffigurante l’Annunciazione (7 milioni) Per l’anno 1999 - Chiesa Santa Maria delle Carceri, restauro della Sacrestia (20 milioni) - Convento francescano a Seano (25 milioni) - Santa Maria a Capezzana, restauro chiesa e campanile (25 milioni) - Chiesino di San Bartolomeo a Costozze (Vernio) (30 milioni) - Convento San Niccolò, restauro delle edicole (50 milioni) - Chiesa di San Giusto in Piazzanese, restauro organo (30 milioni) - Pieve San Lorenzo a Usella, restauro facciate (30 milioni) Per l’anno 2000 - Convento Frati Cappuccini di Prato, restauro muro di cinta (50 milioni) - Parrocchia San Luca Evangelista, restauro organo a canne del 1841 (25 milioni) - Parrocchia San Michele e Francesco a Carmignano, restauro Cappella Caduti (4 milioni) - Parrocchia San Michele a Comeana, restauro dipinto XVII secolo (7 milioni) - Parrocchia Santa Maria delle Carceri, restauro porte e armadio reliquie della Sacrestia (28 milioni) - Parrocchia San Paolo a Stagnana, restauro al Chiesino (70 milioni) - Fondazione eredità biblioteca Roncioniana, restauro pitture murali e stucchi (26 milioni).