Una mozione per impegnare il Sindaco «ad arginare il fenomeno “stranieri” in città» è stata presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli «Oggi Firenze, più di altre città con minor spirito di “buonismo” - scive Andriulli - subisce un’invasione minacciosa e massiccia di individui che, solo in parte, si inseriscono in marginali attività lavorative, spesso mal retribuite e “in nero». «Persone provenienti da ogni continente - prosegue la mozione - si insediano nelle stazioni ferroviarie, sulle panchine dei giardini, nei sottopassaggi, sotto tettoie aperte alle intemperie, in immobili fatiscenti, con la stessa prospettiva di coloro che nascono, vivono e muoiono per strada».
Secondo il consigliere di Alleanza Nazionale «su questo fenomeno nel nome del “buonismo” brulicano organizzazioni, associazioni umanitarie, sindacali, volontari di varie ispirazioni, non escluse “triadi” e “mafie” di ogni genere, che sicuramente ne trarranno ognuna un proprio personale tornaconto». Il documento presentato da Andriulli chiede al Sindaco un impegno «per il rimpatrio di tutti gli stranieri che commettono reati nella nostra città», «perché ci sia, a salvaguardia dei fiorentini, un pieno controllo della situazione» e «perché le posizioni degli stranieri, che svolgono attività lavorative, specie se autonome, vengano rigorosamente controllate, sanzionando eventuali comportamenti illeciti, anche di chi ne avalli fraudolentemente la documentazione».
In un’interrogazione il consigliere di AN chiede invece di sapere quali misure intenda adottare l’amministrazione per arginare la microcriminalità.