«I fiumi di parole non sono stati seguiti dai fatti concreti». La denuncia è del capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana Giovanni Fittante secondo il quale «l’aumento delle licenze taxi e la regolamentazione di quelli elettrici ed a pedali è ancora lettera morta, nonostante le dichiarazioni di esponenti della giunta». «Ricordo - ha aggiunto Fittante - che ancora non è stata discussa in commissione due mie mozioni del novembre scorso, una che chiede un aumento immediato di almeno il 10% delle licenze per i taxi e una che chiede la regolamentazione del servizio taxi elettrico e di quelli a pedali, i cosiddetti “risciò”».
«Vorrei peraltro sottolineare - ha proseguito il capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana - le incomprensibili argomentazioni con le quali le commissioni hanno evitato di discutere di queste due mozioni». Secondo Fittante «è ormai da anni che si discute della questione taxi senza mai aver trovato una soluzione che rispettasse i bisogni degli utenti. Ora tocca a Firenze modernizzare un servizio strategico per migliorare la mobilità dei cittadini. «Il rapporto tra i cittadini residenti a Firenze e la disponibilità dei taxi - ha spiegato il capogruppo di Per l’Ulivo in Toscana - è di circa 1 ogni 653 abitanti a differenza di altre città italiane ed europee dove i numeri sono significativamente differenti: Parigi 1 ogni 144; Madrid 1 ogni 201; Milano 1 ogni 292».
«Molti cittadini - ha rilevato Fittante - segnalano quotidianamente continue disfunzioni del servizio. Si va dalle attese di circa 30-45 minuti in alcuni punti chiave come la stazione centrale e l'aeroporto e nei grandi eventi e manifestazioni fieristiche alla “quasi” impossibilità di reperire un taxi in un tempo accettabile durante le giornate di pioggia e nelle prime ore della mattina e della notte». «A questo punto - ha concluso il capogruppo di Insieme per l’Ulivo in Toscana - non possiamo rimandare ulteriormente: è necessario porre rimedio a questa situazione di insufficienza dei taxi prendendo delle decisioni serie, qualificate e coraggiose che forse sono mancate in passato.
La riorganizzazione del servizio taxi deve passare anzitutto da un aumento di almeno il 10% delle attuali licenze in tempi brevi, naturalmente con mezzi ad impatto ambientale limitato come ad esempio veicoli alimentati a gas metano la regolamentazione immediata di servizi aggiuntivi a tasso di inquinamento quasi nullo come il servizio di mototaxi elettrici e il servizio Tassò, ovvero i taxi a pedali».