E’ la richiesta contenuta in una mozione presentata dal capogruppo dei Verdi Alessio Papini e dal capogruppo dei Democratici Riccardo Basosi. Papini ha anche chiesto lo spegnimento dell’antenna per i cellulari di via XX Settembre e quelle dei ripetitori per radio e TV di Monte Morello, risultate fuori norma come intensità di campo prodotto. «E’ preoccupante - ha spiegato Papini - osservare come il rischio elettromagnetico venga costantemente minimizzato da comunicati degli enti che dovrebbero dedicarsi al controllo delle emissioni.
Anche recentemente sulla stampa sono comparsi comunicati dell’ARPAT che affermano testualmente che “non esistono dati certi sui danni da inquinamento elettromagnetico”, esprimendo una sicurezza che è difficile in biologia. E’ vero che gli studi sull’argomento non sono stati molto numerosi ma delle indicazioni preoccupanti iniziano ad emergere chiaramente. Le conclusioni di un recente studio indicano una associazione tra uso del cellulare e melanoma uveale, che non mi pare una preoccupazione secondaria».
Secondo il capogruppo dei Verdi «questo continuo richiamo alla scarsa, o asserita nessuna, associazione tra inquinante e patologie correlate ricorda molto la sicurezza sull’innocuità dell’amianto, sulle radiazioni ionizzanti, a inizio secolo ritenute addirittura terapeutica. Esisteva persino una miracolosa acqua radioattiva venduta, spero poco, in bottiglie da 1 litro. Analoga sicurezza venne mostrata sull’innocuità di certi farmaci come la Talidomide, sicurezze fortemente smentite dai fatti con le note conseguenze sulla salute dei cittadini».
«Noi - ha concluso Papini - preferiamo essere troppo prudenti che troppo poco. Per questo motivo i Verdi chiedono una moratoria sull’installazione di nuove antenne fino a quando non saranno pronte le norme attuative della legge regionale sulle installazioni e non sarà definitivamente approvata la nuova legge nazionale che è passata dal Senato ed è in attesa di approvazione alla Camera».