“Le Alpi Apuane: non solo marmo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2001 23:42
“Le Alpi Apuane: non solo marmo”

E’ stato il tema del convegno che si è svolto sabato, presso il Palazzo Ducale di Massa.
Particolarmente interessante e dettagliata è stata la relazione introduttiva del Prof Elia Pegollo, il quale ha parlato del marmo come di una ricchezza che c’impoverisce. Le Alpi Apuane sono una catena montuosa formatasi in epoche geologiche diverse. La straordinaria varietà delle rocce viene particolarmente esaltata dalle affascinanti e preziose specie floristiche. “Il loro patrimonio floristico e vegetazionale è di enorme significato scientifico in quanto ci ammonisce sulla possibilità di amministrare i beni in un’ottica di economia biologica allo scopo di consentire ai nostri posteri il diritto di vivere con decorosa salubrità.” Oltre a trattare l’aspetto morfologico, il Prof Pegollo ha puntualizzato che le “cave sono una parte della storia millenaria dei nostri monti, una storia scolpita dai mazzuoli dei riquadratori e dagli scalpelli dei grandi artisti...

ma le escavazioni del marmo fatte negli ultimi decenni, con la loro potenza distruttiva sono riuscite a cancellare, in alcune zone, il paesaggio naturale”. La figura del cavatore sta in realtà scomparendo e l’evoluzione tecnologica, salutata come liberatrice dalla fatica, considerata come garanzia di sicurezza e miglioramento delle condizioni lavorative. Gli incidenti sul lavoro sono aumentati. I lavoratori sono pochi e devono fare parecchie ore di lavoro, sfruttati e ricattati al massimo da padroni, e gli operai pur di mantenersi il pane assicurato camuffano e sminuiscono le negligenze degli imprenditori.

Il Marmo delle Alpi Apuane viene esportato in tutto il mondo, l’oro bianco viene pagato con l’oro nero. E’ davvero amaro pensare che il saccheggio forzato di questi territori non possa essere fermato.
L’intervento del Prof Pegollo ha messo in evidenza tutte le peculiarità di queste nostre Alpi, anticipando, in molti aspetti, gli interventi successivi come “Il dissesto idrogeologico”, tema trattato dal Dr G. Morabito che è Presidente regionale dell’ordine dei Geologi ; e quelli di Gino Camici (Direttore A.R.P.A.T) “La situazione delle risorse idriche”, “Occupazione, sicurezza e salute” di Marini (GGIL) segretario provinciale.

Nel corso della mattinata, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, si è parlato delle varie proposte di intervento per la valorizzazione del territorio montano, esponendo alcune tragiche realtà verificatesi in Garfagnana, Alta Versilia, Forno e Carrara. Occorre una promozione socio-economica delle zone montane e la realizzazione della difesa del suolo sempre in queste ultime. C’è infatti l’intenzione di fare nelle Alpi Apuane un parco naturale , dotato di caratteristiche particolari e di strumenti, tesi a non rovinare l’equilibrio iniziale.

C’è l’intenzione di valorizzare le cave storiche proprio per riportare alla luce le tracce di un passato che deve nuovamente essere visibile. Le proposte sono numerose, occorre buona volontà e uno stimolo forte per attuare tutti questi buoni propositi. A detta di Martini “la questione del Parco delle Apuane e la questione riguardante il marmo, sono da sempre, almeno in ambito toscano, questioni cruciali e molto delicate perché vanno trattate con un’attenzione crescente e adeguata perché sono un esame di laurea della capacità di governo.

Sono un banco di prova per tutti, in quanto ogni comunità ha un suo problema e deve riuscire a trovare i gusti equilibri per combattere palesi divergenze... Occorre da una parte valorizzare l’opportunità di tramandare l’attaccamento alle tradizioni e in base a questo creare un’opportunità di lavoro che non sia qualunque perché riguarda soltanto il nostro territorio. Però dall’altra c’è la necessità di proteggere, tutelare l’ambiente e quindi è basilare che vi sia uno sviluppo di qualità per sfuggire al tragico dilemma ‘distruzione e disoccupazione’.

Non esiste una sconfitta se si riesce a valorizzare ciò che abbiamo... esiste un problema culturale che riguarda la divisione, il non trovare un punto d’intesa, non è molto rispettato o capito il concetto di popolazione, come insieme unico che lavora insieme per ottenere i diversi obiettivi. L’ambiente è una leva per una crescita sempre migliore e per favorire uno sviluppo ottimale delle risorse... e credo che per noi Toscani, Apuani e della vall d’Orcia e delle colline fiorentine, sia la ragione di esistere e il consenso deve allargarsi, non bisogna mollare”.

Parole forti ma vere sono state quelle de Presidente Martini, tutto questo va costruito piano piano ma intanto l’importante è iniziare. Il Convegno si è ultimato in serata, con una serie d’interventi tesi a puntualizzare il tema di che hanno dibattuto in mattinata. Per la regione era presente Martini, per la Nazione si prevedevva l’intervento del Presidente nazionale dei Verdi, Grazia Francescato. Moderatore della seconda sessione è stato Igor Staglianò di Rai Tre.
Le Alpi Apuane sono un luogo di culto, per camminare sulla nostra storia .


[R. A.]

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