I viticoltori della zona sono notevolmente preoccupati , in quanto temono che tale illegale situazione possa arrecare gravi danni all’ambiente e nuocere ai siti dove viene prodotto il pregiato vino doc.
Il Chimico alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Gianni Fochi, conferma a NOVE: “Penso che quelle discariche possano forse essere nocive più ai contadini che sul quel terreno lavoreranno o agli erbivori che pascoleranno. L’amianto è perfettamente insolubile e quindi non viene assorbito dalle piante né va a raggiungere le falde acquifere”.
La pericolosità dell’amianto è infatti dovuta alla sua presenza nell’atmosfera come microparticelle, che inspirate sono responsabili di gravi affezioni. Occorrerebbero più controlli e una maggiore e più corretta informazione. Il vino resta protetto, ma è il viticoltore a pagarne le conseguenze. I rifiuti nocivi, nonostante i sopralluoghi, sono ovunque ... come mai?
[R. A.]