«La vicenda AFAM sta dimostrando tutti i limiti di un centrosinistra variegato nei contenuti e nelle strategie -inizia così l'intervento di Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale), Rodolfo Cigliana e Francesco Leoni (Forza Italia) sulla privatizzazione delle Farmacie comunali- I nodi, alla fine, vengono al pettine, e, nel caso AFAM, sono così tanti che sarà davvero difficile sbrogliare la matassa. Il Sindaco si gioca molto su questa vicenda e solo adesso si sta rendendo conto di come sia difficile affrontare le privatizzazioni quando non c’è una comune strategia di coalizione e ogni partito va per conto proprio.
Non ha certezza di avere i numeri a suo favore! Finchè si sono fatte operazioni di maquillage o trasformazioni in spa che lasciavano invariata la partecipazione - gestione del Comune, la maggioranza si è sempre ricompattata perché il contrastare le posizioni dell’avversario politico, il Polo, ancorché sottovoce da alcuni condivise (vedi Publiacqua,) è sempre stato un motivo sufficiente per rinunciare alle differenze e dire sì. Adesso c’è in ballo qualcosa di più: c’è una delibera il cui contenuto è chiaro negli intenti (vendere l’80%) e negli obiettivi ( incassare denaro).
A fronte di essa le differenze culturali vengono tutte in evidenza. Starà alla coerenza dei singoli consiglieri di maggioranza non rinunciare alle proprie posizioni ed andare fino in fondo, oppure lasciarsi “convincere” ad ingoiare un rospo che potrà salvare l’amministrazione questa volta, ma che ne compromette in ogni caso la credibilità davanti alla cittadinanza. Il Polo ha sino ad oggi presentato le sue proposte alternative in modo univoco e compatto. Continuerà a farlo perché comune è il modo di intendere le “privatizzazioni” e condiviso il loro valore culturale e strategico.In una maggioranza composta dai comunisti cossuttiani e dagli ex democristiani gli sforzi dell’assessore Tani di mediare il mediabile sono un tentativo vano di conciliare opposte culture e visioni economiche».