Il presidente della Corte, Manin Carabba, ne ha
tracciato le linee presentando al Consiglio Regionale i due volumi della
relazione.
Vediamo quali sono - in estrema sintesi - i giudizi formulati dalla Corte.
Il quadro finanziario generale
Relativamente al Patto di stabilita' e' stato centrato e superato l'obiettivo
del contenimento della spesa. Rispetto alle entrate esce confermato il trend
crescente della capacita' di accertamento. Sulla spesa si registrano elevati
livelli di impegno.
Addirittura eccellente la gestione delle risorse proprie
della Regione (94%). Soddisfacente la spesa per investimenti. Margini di
miglioramento possibili rispetto ai residui passivi. Ridotta la spesa per
interessi grazie ad una efficiente gestione del debito. Di rilievo i risultati
dei processi di alienazione del patrimonio. Sul fronte della semplificazione
soppressi 25 tributi.
Le risorse comunitarie
I risultati pongono la Regione Toscana ai primissimi posti nel panorama
nazionale, anche si registrano alcune difficolta' ad adeguare a questa
tendenza la dinamica dei pagamenti.
Il rapporto evidenzia le capacita'
dimostrate sul piano di una programmazione tempestiva e di qualita', con
la definizione delle zone interessate dagli obiettivi 2 e 3 (591 milioni di
euro), del Piano di sviluppo rurale 2000-2006 (303,8 milioni di euro) e
l'attenzione riservata agli aspetti di sostegno al processo di
programmazione.
L'azione istituzionale e l'organizzazione interna
Con l'attuazione delle riforme Bassanini si e' valorizzato il decentramento
e il ruolo delle autonomie.
L'esperienza toscana del modello di concertazione ha rappresentato un vero e proprio "progetto pilota", paradigmatico a livello nazionale. E' stata sottoscritta l'intesa istituzionale di programma tra Governo e Regione Toscana, seguita da quella degli accordi di programma quadro. Si e' riorganizzato l'assetto regionale puntando sulla semplificazione amministrativa, la razionalizzazione dell'apparato normativo con l'abrogazione di 367 leggi e regolamenti, lo sviluppo della rete telematica.
Sono state approvate norme in materia di
fondi immobiliari chiusi, finalizzati al sostegno delle politiche di
investimento. Si e' proceduto alla stabilizzazione e al controllo della spesa
e del funzionamento e delle dinamiche del personale.
Lo sviluppo economico
Il 1999 si e' caratterizzato per la riforma delle Aziende di promozione
turistica e per l'istituzione dell'ARTEA (Agenzia regionale toscana per le
erogazioni in agricoltura ) e dell'APET (Azienda per la promozione
economica della Toscana).
E' stato approvato il nuovo testo unico di
regolamentazione degli interventi nel settore, messo a punto il piano di
sviluppo economico, concepito come strumento di razionalizzazione e
coordinamento degli interventi.
Il territorio e l'ambiente
Si registra una notevole accelerazione impressa agli interventi di ripristino
e prevenzione conseguenti ad eventi calamitosi, sia sul piano finanziario,
sia su quello della regolazione e disciplina dell'uso delle risorse del
territorio. Si rileva come le difficolta' attuative della legge sulla difesa del
suolo siano legate alla complessita' delle relazioni inter-istituzionali e alla
disfunzionalita' delle procedure di erogazione delle risorse.
Risultati
migliori sono stati conseguiti nella gestione della legge regionale sulla
messa in sicurezza idraulica dei bacini toscani con soluzioni che hanno
favorito la cooperazione istituzionale e finanziaria tra Regione ed enti
locali. Si registrano i "significativi passi avanti nel processo di riassetto del
trasporto pubblico locale in Toscana". In tale settore si ricorda la stipula
dell'accordo di programma quadro sulle infrastrutture per il trasporto (con
investimenti per complessivi 12.319 miliardi.
La sanita' e il sociale
Secondo il giudizio della Corte la gestione delle politiche della salute nel
quadriennio 1996-99 ha conseguito positivi risultati.
La Corte ha posto in evidenza i risultati conseguiti dalla Regione sul piano dell'organizzazione del sistema sanitario regionale, e la coerenza degli strumenti normativi e programmatici con le linee-guida della politica sanitaria nazionale (con l'attenzione per gli aspetti di educazione, prevenzione e di sviluppo dei livelli territoriali; la razionalizzazione e il conseguimento di piu' elevati livelli di efficienza della rete ospedaliera, con lo sviluppo dato alle forme di cura alternative e complementari rispetto all'ospedalizzazione; la forte finalizzazione in funzione degli obiettivi del PSR e la capacita' realizzative e progettuali dimostrate sul fronte dell'edilizia sanitaria e ospedaliera; la conclusione del processo di rientro del deficit pregresso della sanita'.
Nel
campo dell'assistenza sociale, la Corte registra il consolidamento e la
maturazione dei processi di programmazione locale per i quali si
prefigurano prospettive di sviluppo sul piano soprattutto delle azioni di
sistema come il sostegno alla progettazione, lo sviluppo delle funzioni di
monitoraggio e valutazione.
Cultura, istruzione e formazione
In questo settore la Corte segnala: la sottoscrizione, a fine 1999,
dell'accordo di programma quadro in materia di beni e attivita' culturali,
che vede la collaborazione programmatica e finanziaria di governo,
Regione Toscana ed enti locali regionali finalizzata alla realizzazione di 59
interventi, per uno stanziamento complessivo di 165 miliardi; la
riorganizzazione della normativa e delle procedure di programmazione nel
settore delle attivita' e dei beni culturali; l'approvazione di una nuova
normativa e dei previsti piani di indirizzo per il diritto allo studio e per il
diritto allo studio universitario.
"E' un rapporto che valorizza concretamente il concetto
di controllo collaborativo, e che rappresenta un positivo stimolo alla
crescita della qualita' di sistema dell'insieme della pubblica
amministrazione, favorendo l'affinamento delle tecniche e delle
metodologie di controllo e, piu' in generale, alla integrazione e alla
modernizzazione dei rapporti tra i soggetti pubblici".
Questo il commento dell'assessore regionale al bilancio, finanze, credito e
programmazione, Marco Montemagni, sul rapporto del Collegio regionale
di controllo della Corte dei Conti sul rendiconto 1999 della Regione
Toscana.
L'assessore ha espresso apprezzamento per il lavoro della Corte che a suo
parere fornisce numerosi spunti di riflessione e molti elementi utili per il
lavoro dell'amministrazione.
"Nell'insieme emerge l'immagine -ha detto il presidente Claudio Martini-
di un'amministrazione sana, positiva, attenta.
Per noi e' quasi un regalo
natalizio, cosi' come considero tali anche le critiche".
Il presidente ha sottolineato come il rapporto si riferisca all'ultimo anno di
lavoro della precedente legislatura e come lui stesso rappresenti l'elemento
di continuita' tra i due mandati.
"Ci sono -ha aggiunto Martini- aspetti positivi e altri che non raggiungono
quel livello di eccellenza a cui tendiamo. E' la conferma dell'esigenza
forte che tutti i livelli istituzionali lavorino con spirito di squadra, perch‚
per noi federalismo significa il contrario di antagonismo".
Martini ha infine avanzato una proposta alla Corte dei Conti.
"All'inizio della prossima estate, nel momento in cui -ha concluso il presidente della Regione- cominceremo ad impostare il nuovo bilancio, sarebbe per noi importante poter avere con la Corte un primo confronto sull'andamento dell'esercizio 2000, cosi' da impostare al meglio la manovra per il 2002".