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Una soluzione del contenzioso sul rischio amianto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2000 00:13

La Commissione speciale lavoro, presieduta da Nino Frosini (Pdci), chiedera' un incontro urgente ai dirigenti regionali di Inps e Inail, per sollecitare una soluzione del contenzioso che impedisce il riconoscimento delle facilitazioni previste per legge ai lavoratori toscani esposti al rischio amianto. E verra' chiesto un incontro con l'assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi, per chiedere che nel piano sanitario regionale siano stanziati fondi appositi destinati ai programmi di prevenzione dal rischio amianto, almeno per il settore vetrario, la cantieristica e la siderurgia.

Questo e' quanto e' stato deciso dopo una riunione con i rappresentanti dei sindacati, convocata congiuntamente dalla Commissione lavoro e dalla III Commissione consiliare (attivita' produttive) presieduta da Varis Rossi (Ds).
Durante l'incontro e' stata presa in esame in particolar modo la situazione dei lavoratori della ex Saivo (Vetrerie riunite), azienda dell'area empolese: le Rsu hanno sottolineato come molti lavoratori non possono usufruire dei benefici previdenziali della legge 257, perche' l'Inps ha fatto ricorso e, dopo due gradi di giudizio, manca adesso la sentenza della Cassazione.

E questo dopo essere stati per lungo periodo, fino all} inizio degli anni Novanta, esposti alle fibre dell'amianto.
Dai sindacati e' venuto un pressante invito affinche' la Regione faccia le azioni necessarie nei confronti dell} Inps per vedere applicata la legge. Guido Olmastroni, della Cgil regionale, ha sottolineato che il rischio amianto non riguarda in Toscana solo il settore chimico e la ex Breda, ma anche quelli navali e meccanico. ''Per quanto riguarda il piano di sorveglianza per i rischi -ha commentato Olmastroni- in Toscana non esiste ancora un piano in tutte le Asl.

Chiediamo che il dipartimento di prevenzione si affretti a licenziare le linee guida, e che nel prossimo piano sanitario ci siano fondi specifici destinati ai programmi contro l'amianto, dato che si tratta di interventi costosi che non possono essere ricondotti ai finanziamenti normali''. Nino Frosini (Pdci) ha annunciato che ''gli incontri saranno chiesti a brevissimo termine, perche' siamo davanti a una situazione paradossale, dato che una legge da far rispettare in questo caso c'e' gia'''. Secondo Fabio Pacini (An) ''sarebbe utile presentare un progetto di legge firmato dalle diversi parti politiche, in modo che abbia un iter rapido in Parlamento''.
Giovanni Barbagli ha ribadito la necessita' di fare pressione nei confronti del Parlamento, in sede di approvazione della Finanziaria, perche' vengano stanziati dei fondi per finanziare la legge rilevando che ''l'avversario e' l'ente che dovrebbe difendere i lavoratori, e lo Stato non si muove''.

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