Le stragi nazifasciste e i
drammatici episodi legati alla ritirata delle truppe naziste dalla nostra
regione (che ha subito, negli anni fra il1943 e il 1945, oltre 250 eccidi e
circa 4.500 vittime civili) avranno una ricostruzione storica precisa e
puntuale anche grazie alla disponibilita' di nuove fonti documentarie e alla
possibilita' di accedere agli archivi di tutto il mondo, fino a pochi anni fa
preclusi ai riceratori. La Toscana ha deciso di andare oltre la ritualita' delle
annuali ricorrenze, per tramandare alle giovani generazioni la memoria
storica di avvenimenti che sono alla radice dell'ordinamento democratico e
della nostra societa' civile.
E' questo il senso del programma di interventi approvato dalla giunta e
presto all'esame del consiglio regionale, in base alla legge regionale 59 e
che costituiscono un pacchetto organico di iniziative elaborato con la
consulenza di un prestigioso comitato sicentifico (ne fanno parte Roger
Absalom, Enzo Collotti, Pietro Clemente, Claudio Rosati, Leonardo Paggi,
Paola Carucci, Gerhard Schreiber) e al quale hanno per ora aderito 27 fra
Province e Comuni toscani (altri enti locali stanno adottando gli atti
deliberativi) che si sono impegnati a contribuire alle spese per un totale di
44 milioni.
Questi finanziamenti vanno ad integrare i contributi previsti
dalla legge, in tutto 600 milioni in quattro anni (due delle quali gia'
disponibili).
Le iniziative prevedono, fra l'altro, attivita' di acquisizione e
inventariazione di documenti di archivio, sia di provenienza locale che
straniera, per arrivare alla realizzazione di una guida analitica di tutte le
fonti archivistiche in materia di stragi in Toscana.
Un altro capitolo riguarda il censimento delle fonti orali, delle memorie e
del materiale iconografico, il reperimento di nuove testimoninanze, la
documentazione sui modi in cui gli episodi sono stati tramandati a livello
locale.
L'approfondimento della ricerca storica si estendera' anche all'aspetto interpretativo, con una ricollocazione storica dei linguaggi che, a partire dal dopoguerra, hanno alimentato la memoria delle stragi. Verra' ricostruita una mappa delle stragi, con luoghi, date, vittime, responsabili che dara' luogo alla pubblicazione di un Atlante corredato da una documentazione fotografica e bibliografica. Fra le attivita' in programma, oltre al sostegno a convegni ed altre iniziative degli istituti storici o singoli studiosi, anche l'attenzione all'aspetto della comunicazione e della promozione del progetto sul territorio, alla sua divilgazione nelle scuole e presso l'opinione pubblica, in collaborazione con il ministero dell'universita' e ricerca scientifica, anche attraverso le tecnologie multimediali.