Un convegno per dire no alla vendita delle farmacie comunali. Lo ha organizzato, alle 21.15 di domani sera nella sala del dopolavoro ferroviario, il gruppo consiliare dei Comunisti italiani. «Questa vendita - ha spiegato il capogruppo Nicola Rotondaro presentando l’iniziativa - è un errore per l’importanza sociale del settore e per gli “appetiti” degli eventuali interlocutori privati, costituiti da multinazionali che cercano di imporsi sul mercato italiano, con effetti che si abbatterebbero anche sui piccoli proprietari privati».
Secondo il capogruppo dei Comunisti italiani la dismissione dell’80% dell’Afam «è in contrasto con il programma di governo del Sindaco Domenici che proprio nel capitolo dedicato alle politiche per i servizi pubblici e le aziende municipalizzate sottolineava come l’amministrazione più che ipotesi di privatizzazione secca, che a Milano ed a Bologna avevano prodotto risultati discussi, era interessata a sperimentare anche in questo caso sistemi di welfare misto, privilegiando le competenze di settore e tenendo presente che le farmacie sono per tanta gente un presidio socio-saniatrio essenziale».
All’iniziativa di domani sera parteciperanno, fra gli altri, l’onorevole Antonio Saia, membro della commissione sanità della Camera, la segretaria provinciale dei Comunisti italiani Silvia Fissi e Fabio Salvini, delle rappresentanze sindacali di base di una delle farmacie comunali.