Grande appuntamento all’insegna dell’heavy-metal mercoledì 22 novembre al Tenax. Sul palco è di scena la band del grande ROB HALFORD – ingresso 40.000 lire, inizio ore 20,30 - per la presentazione del suo recente album Resurrection, un ottimo disco che ha riscosso consensi di pubblico e critica. Per i patiti del metallo pesante quello di ROB HALFORD non è un nome qualsiasi. Il carismatico vocalist ha capitanato per diversi anni una delle più importanti band del settore, i Judas Priest.
Archiviata quella grande esprienza, passati pure gli album con i Fight and Two, ROB HALFORD ha deciso di tornare ora al suo primo amore musicale: l’heavy metal.
La sua nuova band porta il suo stesso nome ed è composta da alcuni amici di vecchia data come i chitarristi Mike Chlasciak e Patrick Lachman, il bassista Ray Riendeau ed il batterista Bobby Jarzombeck. Dopo le divagazioni “sperimentali” al fianco dei Fight and Two, HALFORD è tornato con la musica che più ama, conosce e comprende.
“L’album di debutto Resurrection coincide con un momento d’oro – spiega – perché racchiude tutte le cose che so fare meglio: sono completamente soddisfatto del lavoro, si sente che è pieno di energia e di potenza.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti giusti per un grande album di metallo. Non rinnego nulla del passato, neanche di quello recente: probabilmente se non avessi vissuto tutte queste esperienze non sarei arrivato a questo punto”.
L’album Resurrection vede la collaborazione del noto producer Roy Z., personaggio che, tra l’altro, ha curato i recenti progetti solisti dell’ex Iron Maiden Bruce Dickinson. Lo stesso Dickinson ha voluto partecipare alla realizzazione di Resurrection: “Mentre eravamo in pre-produzione Bruce chiese a Roy come stava andando – spiega ancora- per tutta risposta Roy gli fece ascoltare un assaggio del brano Locked & Loaded e fu amore a… primo ascolto”.
I due grandi vocalist duettano nel brano The One You Love To Hate, uno dei migliori del disco: “Abbiamo fatto tutto in un giorno – racconta– tirando fuori subito testi e musiche.
Il brano è venuto alla luce in modo molto spontaneo.
Confesso che avevo qualche timore a lavorare con un artista come Bruce; del resto, lui, come me, appartiene alla storia del metal britannico”.
Il brano che sintetizza meglio l’atmosfera dell’album è la title track, Resurrection: la canzone apre l’intero lavoro e può essere considerata un manifesto dell’HALFORD-pensiero. “Ci sono riferimenti personali in
questo disco – confessa l’ex Judas Priest – molti brani raccontano i diversi percorsi musicali che ho compiuto in questi anni, lo stesso titolo, Resurrection, rappresenta lo stato d’animo che provo in questo periodo.
Lo so che molti fans vorrebbero da me un ritorno al passato. Ma è una cosa che non farei mai. La mia risposta è questa, quest’album.
Sento di avere molta energia da dare”.
Prima di ROB HALFORD, sul palco del Tenax sarà la volta della supporter-band Overkill (ore 19).