Nato nella zona sud di Londra da una famiglia franco-svizzera, a 18 anni ha iniziato a fare i suoi DJ set in un pub di Londra, il Dingwalls (nella famosissima zona di Camden Town). Il suo set, fin dall’inizio, era un mix di quei generi musicali che entrano nello spettro di suoni chiamati “urban grooves”. Jazz, soul, funk, rare grooves, hip hop sono i generi che ha sempre amato Gilles. DJ set a parte, Gilles, proprio al Dingwalls, incontra Eddie Piller, con cui inizia a pensare di fondare un’etichetta che pubblichi musica simile a ciò che piace ai due.
Nasce una delle label che ha fatto la storia della musica all’inizio degli anni 90: la Acid Jazz Records.
Grazie a questa etichetta nasce un vero e proprio genere (l’acid jazz) e vengono scoperti talenti della musica black (e non) come Brand New Havies, Jamiroquai, Mother Earth. Ma il lavoro di Gilles Peterson non si ferma qui. Grande appassionato di jazz, Gilles confeziona raccolte per la Blue Note e la Prestige che riportano a galla artisti sottovalutati come Roy Ayers. Una volta chiuso il ciclo della Acid Jazz (l’etichetta esiste ancora ma Gilles si trovava troppo “costretto” all’interno di una label ormai catalogata e chiusa in un raggio d’azione ben preciso), Peterson si inventa una nuova label, la Talkin’ Loud, con cui inizia a scandagliare l’underground dance ed elettronico inglese alla ricerca di talenti.
Roni Size, 4 Hero, MJ Cole, Innerzone Orchestra, Carl Craig, Galliano, sono solo alcuni degli artisti che la Talkin’Loud (arrivata quest’anno a dieci anni di attività) ha scoperto, grazie soprattutto al fiuto di Gilles Peterson.
Oggi, per festeggiare i dieci anni di attività, Peterson ha pensato a una raccolta, WORLDWIDE, un sunto della trasmissione omonima che Gilles cura per Radio 1 (il primo canale della BBC).