E' stato siglato questo pomeriggio a Firenze,
nell'ambito della tappa toscana dell'iniziativa di "CircOLIamo Regioni -
20 patti per l'ambiente", organizzato dal Consorzio obbligatorio degli oli
usati, con il patrocinio dei ministeri dell'ambiente e dell'industria e della
conferenza dei presidenti delle Regioni.
Il patto prevede, tra le altre cose, la promozione di un tavolo permanente di
consultazione, l'attivazione di un sistema di raccolta dati e di
monitoraggio, la realizzazione di attivita' informative per gli utenti ma
anche di progetti in grado di agevolare la raccolta, quali l'individuazione di
poli di servizio piu' vicini alle imprese e la semplificazione delle procedure
amministrative.
Gli oli usati, e' stato detto nel corso dell'iniziativa, sono un materiale che,
se disperso nell'ambiente, puo' provocare danni molto gravi, ma che, se
correttamente recuperato, puo' rappresentare una risorsa preziosa.
Il 90 per cento dell'olio raccolto va infatti alla "rigenerazione", rientrando nel ciclo produttivo come nuovo lubrificante. Ogni cinque anni, grazie al recupero, e' possibile risparmiare un intero anno di importazione di greggio per questo uso. L'iniziativa di oggi e' stata l'occasione anche per fare il punto sulla situazione toscana della raccolta degli oli usati. Complessivamente in questa regione la raccolta ha toccato le 12.216 tonnellate, con le punte piu' alte in provincia di Firenze (2.917 tonnellate), Livorno (1.835), Pisa (1.521).
Per la Regione Toscana il patto e' stato firmato dall'assessore all'ambiente, Tommaso Franci, che nel suo intervento si e' soffermato sull'esigenza di un impegno specifico in settori quali la nautica e l'agricoltura.