"Good bye Charlie !" la spassosa commedia di George Axelrod aveva già mietuto non pochi successi in palcoscenico quando Blake Edwards la traspose per il cinema nel 1991 , affidando alla bravissima Ellen Barkin la parte di "Charlie" , un manager dongiovanni che viene giustiziato dalle sue tre amanti.
Per poter andare in paradiso ed evitare l'inferno dovrà trovare almeno una donna che nella vita lo abbia amato . L'impresa risulterà assai difficile in quanto Charlie viene catapultato sulla terra "nei panni di una bionda" , appunto, cioè trasformato in una donna .
Tra equivoci a non finire e situazioni particolarmente comiche il film divertirà fino al finale a sorpresa.
La commedia , che ha molte affinità con "Victor Victoria" di B. Edwards e "Il paradiso può attendere" di Warren Beatty, è particolarmente ricca di colpi di scena . Ci voleva però un interprete del tutto particolare per riuscire a rendere credibile , gradito al pubblico , oltre che divertente il personaggio di Charlie.
Questo incallito corteggiatore di donne che non va troppo per il sottile , nei gesti e nel linguaggio, anche se appare in scena nei panni di una stupenda bionda, continua all'inizio a comportarsi da bieco maschilista.
Solo a poco a poco il suo essere donna , consentirà al suo ex socio di innamorarsi di "lei" e "lei" di lui, passando attraverso tutte le fasi e le sfumature necessarie a trasformare il divoratore di donne in una vera donna , tanto nel corpo quanto nello spirito, innamorata di un uomo.
Chi meglio della splendida Alba Parietti poteva prestarsi a dare il proprio corpo a Charlie?