Sono già più di tremila le matricole dell’Università di Siena, e il dato, relativo al 23 ottobre scorso, è destinato a crescere. L’Ufficio per la Didattica e la Segreteria studenti, nel fornire i dati, precisa infatti che per alcuni corsi di laurea e di diploma a numero programmato si stanno ancora completando le immatricolazioni.
Ecco i numeri nel dettaglio. Il corso di laurea in Giurisprudenza ha quasi raggiunto le quattrocento nuove iscrizioni, cui si aggiungono quelle del diploma in Consulente del lavoro.
Il corso di laurea in Scienze politiche ha superato le duecentocinquanta immatricolazioni, più altre venti del corso di diploma in Servizio sociale. I due corsi di laurea della facoltà medica, Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria, contano al momento circa centocinquanta matricole; se si aggiungono i dodici diplomi, i nuovi iscritti superano già le quattrocento unità. Le facoltà di Farmacia e di Scienze matematiche, fisiche e naturali fanno registrare rispettivamente centocinquanta e duecentodieci iscritti al primo anno, mentre sono circa quattrocentocinquanta le matricole della facoltà di Lettere e filosofia, coi suoi cinque corsi di laurea e con il corso di diploma in Operatore dei Beni culturali.
A questi si sommano i duecentosessanta nuovi studenti dell’altra facoltà di Lettere dell’Ateneo, che ha sede ad Arezzo. Infine, le matricole delle facoltà di Ingegneria e di Economia hanno già superato rispettivamente le duecentosessanta e le seicento unità.
Questi dati, anche se non ancora definitivi, testimoniano una crescita di consensi e di fiducia da parte di tanti studenti nei confronti all’Ateneo. Segno che l’Università di Siena ha saputo in questi anni soddisfare le richieste di formazione culturale e di preparazione professionale provenienti dai giovani e dal mercato del lavoro.
L’anno accademico appena inaugurato segna un passaggio cruciale nell’applicazione della riforma della didattica.
Da una parte l’Ateneo senese ha recepito in anticipo le indicazioni sull’autonomia universitaria, disponendo l’indagine conoscitiva che le matricole hanno sostenuto i primi di ottobre, e l’introduzione della lingua inglese obbligatoria per tutti, con un sistema di certificazione europeo comune a tutte le facoltà. Dall’altra offre la possibilità agli studenti che si sono iscritti quest’anno coi vecchi ordinamenti, di accedere il prossimo anno accademico al secondo anno dei nuovi corsi, con il riconoscimento di tutti gli esami sostenuti e di tutti i crediti acquisiti.
Un’ulteriore dimostrazione di serietà, che consentirà ad ogni studente di scegliere, una volta conseguita la laurea triennale, se proseguire gli studi per altri due anni fino al conseguimento della laurea specialistica.