“La Strada Statale 67, più nota come Tosco-Romagnola, è un’arteria obsoleta ma d’importanza strategica. Occorre dunque trovare, a livello nazionale, le risorse finanziarie indispensabili per completarne l’ammodernamento”.
Così stamani il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Luca Mantellassi, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche gli assessori ai trasporti di Toscana e Emilia Romagna, Riccardo Conti e Alfredo Peri, l’assessore ai trasporti della provincia di Firenze, Mirna Migliorini e Ercole Acerbi, presidente della To-Ro, la la società mista costituita per promuovere il rifacimento della strada.
La conferenza stampa è stata preceduta da un incontro con parlamentari e amministratori toscani e emiliani.
Due gli obiettivi dell’iniziativa: 1) presentare il bilancio provvisorio del progetto che da tempo impegna organismi pubblici e privati nella TO-RO; 2) sollecitare il governo a finanziare le opere ancora mancanti (costo stimato per gli interventi urgenti e prioritari 315 miliardi).
Come noto, la Tosco Romagnola si snoda da Livorno a Ravenna (per un totale di 232 chilometri) e mette in collegamento diretto Venezia e la sua laguna, i monumenti paleocristiani di Ravenna, il centro storico di Firenze, la Piazza del Duomo di Pisa e, attraverso varie diramazioni, i bastioni di Lucca, i centri storici di San Gimignano e di Siena.
Dunque un itinerario turistico-culturale di livello mondiale, decisivo anche per il traffico commerciale (porti di Livorno e Ravenna)
“Per questi motivi”, ha spiegato Acerbi, “la TO-RO si è battuta con successo affinché alla Tosco-Romagnola fosse mantenuta la classificazione di Strada Statale. E' stata una battaglia né semplice né facile. Adesso è necessario arrivare in fondo”.
Con la riforma dell’Anas che ha trasferito molte competenze alle Regioni, che trasferiranno la gestione alle Provincie, la SS67 è in effetti una delle poche rimaste a far parte della rete autostradale e stradale nazionale.
La bozza preliminare del Decreto Legislativo 461/99, adottata dal Consiglio dei Ministri, prevedeva il declassamento sia del tratto Pontassieve - Passo del Muraglione, sia dell’intero tratto romagnolo. Un provvedimento che avrebbe costretto a riporre nel cassetto qualsiasi progetto per ammodernare l’arteria.
Nella decisione di reinserire la Tosco-Romagnola nella rete nazionale come grande arteria est-ovest hanno pesato tre must: 1) concepire i collegamenti interregionali come grandi direttrici di traffico a completamento della rete autostradale; 2) individuare gli itinerari strategici per la sicurezza e la protezione civile; 3) soprattutto, collegare i luoghi di interesse mondiale (i siti UNESCO) con la rete nazionale.