L'assessore alle politiche sociali Angelo Passaleva ha
sottoscritto ieri pomeriggio insieme al rettore dell'Universita' di
Firenze Paolo Blasi e al capo del dipartimento per l'amministrazione
penitenziaria Giancarlo Caselli, una convenzione per l'avvio di un Polo
universitario penitenziario toscano. L'esperienza permettera' a venti
detenuti di iniziare, presso il carcere di Prato, gli studi universitari.
"Si tratta- ha detto l'assessore Passaleva - di un progetto estremamente
significativo poiche' per la prima volta e' l'Universita' a gestirlo
direttamente in rapporto di collaborazione e coordinamento con la
regione, gli enti locali e l'amministrazione penitenziaria".
L'assessore ha ricordato inoltre le intese siglate tra la Regione e il
Ministero di grazia e giustizia nel 1986 e nel 1990 per gli interventi
nelle carceri toscane tesi a favorire l'inserimento sociale e lavorativo
dei detenuti, e l'impegno per l'istituzione delle case a custodia
attenuata: la "Mario Gozzini" a Sollicciano e quella femminile di
Empoli.
"La nostra regione - ha concluso Passaleva - ospita diciotto istituti ed
una popolazione carceraria di quasi quattromila detenuti.
E' con progetti come questo, finalizzato al conseguimento dell'istruzione universitaria, che il sistema puo' compiere progressi significativi in direzione del reinserimento e dell'acquisizione di una piena cittadinanza sociale da parte di chi sta scontando una pena ma desidera rientrare nella societa' avendo sviluppato in pieno le proprie capacita' intellettuali e culturali. Con questo atto si completa il ventaglio delle offerte formative all'interno degli istituti penitenziari della nostra regione, che adesso spazia dall'istruzione di base al livello universitario.
Mi pare che quello che offriamo oggi con questa firma sia un significativo segnale di civilta' e insieme di speranza".