Corsi per le nuove professioni della moda, in particolare nel settore, trainante per l'economia provinciale, della pelletteria. Corsi per le professioni della New Economy insieme ad altri che hanno come scopo il mantenimento in vita della grande tradizione dell'artigianato fiorentino. Corsi infine per aiutare le categorie di persone che arrivano più svantaggiate sul mercato nel lavoro.
Sono questi i nuovi filoni dei corsi di formazione professionale direttamente gestiti dalla Provincia attraverso la sua Agenzia formativa ed i suoi tre centri specializzati.
Tutte le attività partiranno nelle prossime settimane.
Le iscrizioni sono già aperte. Bisogna rivolgersi ai seguenti tre centri di Formazione professionale della Provincia:
Firenze: v. Capodimondo, 66. Tel. 055.667351, cfpcapodimondo@provincia.fi.it
Firenze: v. Tessitori, 3/5r. Tel. 055.213045/2398569, cfptessitori@provincia.fi.it
Scandicci: Località. S. Colombano, v. Stagnaccio Basso, 42. Tel 055.7310301, cfpbadia@provincia.fi.it
Per informazioni ci si può anche rivolgere agli sportelli Infolavoro (sede centrale di Firenze in via Cavour 19 r., tel.
055.272031, infolavoro@provincia.fi.it
Il Centro di Scandicci è quello specializzato nelle professioni della moda. Fra i corsi proposti quest'anno quelli di progettazione di accessori per calzature e pelletteria, di modelleria, di taglio, montaggio e cucitura. Due primizie i corsi di progettazione fotovirtuale e fotografia "still life".
In via Tessitori si guarda agli antichi mestieri con ben cinque diversi corsi di oreficeria e gemmologia, due di restauro del legno ed altri nei settori della grafica, del costume e della porcellana (quest'ultimo con svolgimento ed iscrizioni a Sesto).
In via Capodimondo si insegna organizzazione aziendale, contabilità, gestione del personale e gestione di terminali, il tutto con precedenza per le tecnologie emergenti.
Ampio il numero dei corsi rivolti alle categorie svantaggiate: disabili, tossicodipendenti, non udenti. Ci sono anche iniziative mirate alla creazione di figure professionali nuove nel campo sociale: mediatori familiari e operatori sulle marginalità. Fra i corsi di tipo tradizionale che sono stati confermati quelli per estetiste.
Ciascun corso è finalizzato a categorie ben precise. Molti si rivolgono a giovani inoccupati e disoccupati da meno di sei mesi o ad altri lavoratori disoccupati di lunga durata.
Altri a gruppi svantaggiati, oppure a diplomati o a donne.
"I dati sull'occupazione nella nostra provincia sono migliori rispetto alla media nazionale - commenta oggi l'assessore al lavoro Davide Filippelli - e cresce anche l'occupazione femminile. Marciano bene la pelletteria ed in genere il Made in Italy. Ma c'è un tessuto di piccole e medie imprese che è in difficoltà a muoversi sui mercati internazionali ed esprime un preciso bisogno di servizi e di formazione. A questo bisogno diamo una risposta con alcune delle iniziative di formazione direttamente gestite dalla Provincia, che si affiancano alle altre rivolte ai punti forti dell'artigianato locale ed a mettere anche i soggetti deboli in grado di competere sul mercato del lavoro".