Dopo il voto del Parlamento Europeo che ha dato il via
libera all'utilizzo degli OGM (gli organismi geneticamente modificati)
nella produzione del vino, il presidente Claudio Martini scrive a Romano
Prodi per motivare il no della Toscana. Presente a Torino al Salone del
gusto proprio per valorizzare le produzioni tipiche della nostra regione,
Martini ha preso carta e penna per esprimere al presidente della
Commissione europea le preoccupazioni dei produttori e dei consumatori
toscani.
Questo il testo della lettera scritta dal presidente della Regione:
"La notizia comparsa sulla maggior parte dei giornali secondo la quale
il Parlamento di Strasburgo avrebbe dato il via libera all'utilizzo degli
organismi geneticamente modificati per la produzione di vino crea non
poche inquietudini tra le popolazioni e i viticoltori toscani.
Lei sa quanti sforzi sono stati fatti non solo in Toscana ma in tutte le
regioni vinicole d'Europa per la valorizzazione delle produzioni locali.
Cio' ha significato per il vino in particolare far conoscere e apprezzare
in tutto il mondo le nostre tradizioni, la nostra cultura, i nostri prodotti.
Un vino prodotto con organismi geneticamente modificati non solo
creerebbe sconcerto tra i consumatori ma danneggerebbe
inesorabilmente significativi strati del mondo produttivo europeo e
potrebbe costituire una seria minaccia per l'ambiente.
La cultura del vino si fonda sul forte legame tra vitigni e territorio di
produzione, inteso non solo come un ambiente agronomico, ma come
patrimonio di storia, cultura e civilta'.
Auspichiamo che gia' da ora Lei possa rassicurarci rasserenando gli
animi dei consumatori e venendo incontro alle esigenze dei produttori".
venerdì, 08 novembre 2024 - 01:27