Un provvedimento che conclude il processo con cui
l'amministrazione regionale ha definito il nuovo quadro delle regole per
l'intera materia della progettazione, della costruzione e del controllo delle
linee elettriche. Un quadro di regole che risponde anche ai problemi legati
ad una delle principali fonti di emissioni elettromagnetiche.
E' questo il significato del regolamento che da' attuazione alla legge
regionale 51/1999 in materia di linee ed impianti elettrici, approvato oggi
dalla giunta su proposta dell'assessore all'ambiente, Tommaso Franci.
"Si
tratta di un provvedimento di grande rilievo, che figurava tra quelli che il
governo regionale si era impegnato ad adottare nei suoi primi duecento
giorni - spiega Franci - Ora questo impegno e' assolto e in questo modo si
completa il nuovo quadro normativo per la realizzazione degli elettrodotti,
che offre elementi di certezza e armonizza la materia con gli strumenti
urbanistici e di tutela del paesaggio, consentendo di superare una volta per
tutte una legislazione farraginosa e ampiamente superata come quella del
testo unico del 1933, vigente ancora oggi".
La nuova normativa assume come obiettivo di riferimento la non
alterazione del fondo medio di campo elettromagnetico esistente nel
territorio, ovvero il limite degli 0,2 microtesla.
Obiettivo che impone
l'esigenza di riqualificare la progettazione e la costruzione dei nuovi
elettrodotti e, piu' in genere, di risanare il sistema nel suo complesso,
garantendo e recuperando anche un piu' adeguato inserimento
paesaggistico.
Il regolamento approvato oggi contiene prescrizioni tecniche relative al
carattere dell'autorizzazione regionale ed ai criteri di valutazione, e quindi
di progettazione, degli interventi; modalita' procedurali relative alla
presentazione dei progetti, ma anche ai procedimenti di esame e di
istruttoria da parte delle competenti amministrazioni pubbliche; descrizioni
tipologiche degli interventi che definiscono le soglie di fattibilita' e di
controllo.
Le direttive esplicitano infine gli adempimenti da compiersi per la
sanatoria di un vasto e datato contenzioso relativo a interventi realizzati
senza le prescritte autorizzazioni.
La normativa, ricorda l'assessore, ha cosi' differenziato le azioni in relazioni alla rilevanza delle opere, agevolando la messa a norma delle linee elettriche di modesta entita', ovvero fino a 30 mila volt, sottoponendo ad un piu' accurato controllo le linee ad alta tensione.