Il torrente Ema è diventato una vera e propria discarica all’aperto e c’è assolutamente bisogno di un intervento del consorzio Quadrifoglio. E’ quanto scrive, in una interrogazione, il capogruppo dei Democratici Riccardo Basosi.
«L’Ema - scrive Basosi - nel tratto che attraversa il territorio comunale in località Galluzzo in un’area fortemente edificata ed abitata, non è soggetto ad alcun tipo di manutenzione sia delle sponde che dell’alveo dal 1994».
«Durante la manifestazione “Puliamo il Mondo” organizzata da Legambiente - prosegue il capogruppo dei Democratici - è stato rilevato e fotografato un considerevole quantitativo di rifiuti ingombranti sia nell’alveo che sulle sponde, la cui rimozione presentava rischi per i volontari, nonché un deposito abusivo di ingombranti provenienti da demolizioni edilizie, come infissi, recinzioni, carriole, sull’argine».
Secondo Basosi «la vegetazione riparia svolge un ruolo fondamentale sia per la tenuta delle sponde che per rallentare il deflusso delle acque, sia come filtro meccanico, perché trattiene i sedimenti, che come filtro biologico, dando inoltre rifugio e cibo alla fauna, e che pertanto la sua completa asportazione porterebbe ad una erosione delle sponde e quindi ad un rischio di smottamenti».
Il capogruppo dei Democratici chiede di sapere dal Sindaco «se non sia necessario un intervento straordinario e urgente di Quadrifoglio per rimuovere i rifiuti ingombranti che sono stati segnalati» e «se non sia lecito e necessario attivarsi presso l’autorità competente sul Torrente Ema, affinché preveda un intervento di ingegneria naturalistica da inserire in un piano pluriennale che superi programmi minimi di manutenzione sporadica, facilitando nel contempo la manutenzione ordinaria, portando ad un equilibrio del sistema fluviale, proteggendo il territorio da frane ed erosioni nelle aree che interagiscono con insediamenti e attività umane».