‘’Forse il termine ‘nuove droghe’ non è giusto, perché queste sostanze sono conosciute e usate ormai da tempo, ma nuovi sono certamente i mezzi e i luoghi di diffusione, e quindi nuove devono essere le strategie con cui pubblico e privati affrontano la lotta alla loro diffusione e ai danni che causano’’.
Lo ha detto l’assessore alle politiche sociosanitarie, Giacomo Billi, presentando il convegno su ‘Nuove droghe – Strategie a confronto’, in programma domani nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a partire dalle ore 9.00.
Billi ha poi sottolineato come proprio questo nuovo rapporto tra il pubblico e il privato, tra i Sert e le Comunità di recupero, ha permesso a Firenze di costituire il Coordinamento comunale sulle nuove droghe e di aderire al Coordinamento nazionale che, tra l’altro, avrà la sua sede proprio nel capoluogo toscano. ‘’Si tratta di due organismi dove pubblico e privato possono confrontarsi su strategie comuni, senza più quelle contrapposizioni registrate in passato’’.
Su questo punto si è soffermato anche il Direttore generale della Asl 10, Paolo Menichetti, ‘’abbiamo avuto troppe contrapposizioni ideologiche, penso ad esempio a come è stato affrontato il problema dell’eroina.
Oggi per fortuna non è più così, e tutti hanno fatto un passo indietro, o in avanti, per trovare modalità di intervento comuni.
Si tratta di integrare le diverse esperienze e il convegno di domani va in questa direzione’’.
Secondo Mario Santi, Direttore dipartimento dipendenze Asl 10, è un segnale importante che proprio da Firenze parta questa strategia comune pubblico-privato. ‘’Nel 1979, nella nostra città, ci fu il primo convegno nazionale su ‘Eroina, quali servizi’. Oggi dobbiamo avere attenzione soprattutto su come queste sostanze, spesso riunite per comodità sotto il nome di ecstasy, si diffondono.
Dobbiamo superare luoghi comuni che indicano le discoteche i ‘contenitori’ dove maggiormente vengono diffuse le pasticche. Non sono più solo questi, e quindi dobbiamo ad esempio analizzare più a fondo gli stili di vita che magari portano ad una maggiore diffusione della cocaina’’.
Per il responsabile dell’ufficio prevenzione dipendenze del Comune di Firenze, Duilio Borselli, il convegno di domani sarà anche l’occasione ‘’per verificare le sporadiche ricerche esistenti su queste nuove droghe, su come è possibile cercare di limitare il danno, su come gli adulti possono porsi davanti ai giovani che ne fanno uso’’.