"A seguito di notizie di stampa -scrive in una lettera aperta sul Cogeneratore della Società Ambiente s.p.a. di Scarlino il Presidente della Provincia di Grosseto Lio Scheggi- abbiamo appreso che le province di Prato e Pistoia intenderebbero risolvere lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti dai territori di competenza utilizzando il Cogeneratore della Società Ambiente s.p.a. di Scarlino.
Evidentemente gli amministratori delle predette province hanno trovato il modo di accontentare le popolazioni locali ed i vari comitati sorti contro la realizzazione di impianti di incenerimento semplicemente trasferendo ad altri i loro rifiuti anche se appositamente trattati per essere trasformati in qualcosa da bruciare come il C.d.R..
Sembra che l'ASMIU abbia siglato una convenzione con la Società Ambiente per il conferimento di rifiuti e sembra che sia già iniziato il conferimento e se ciò corrisponde al vero sarebbe in deroga all'autorizzazione Ministeriale.
Com'è noto l'Amministrazione Provinciale non ha mai previsto nella pianificazione vigente l'impianto di Scarlino.
Anche il Piano Provinciale dei Rifiuti in corso di adozione, adeguato alle previsioni del decreto Ronchi e della legge regionale 25\98 mantiene le precedenti previsioni impiantistiche validate da codesta Regione.
La popolazione di Scarlino e Follonica non ha voluto il Cogeneratore, l'impianto è stato realizzato dalla Società Ambiente con una autorizzazione ministeriale, scavalcando del tutto le autonomie locali, per cui chiediamo alla Regione di riappropriarsi delle prerogative di tutela e salvaguardia del territorio e dell'ambiente mettendo in atto tutte le competenze per fare in modo che l'impianto non possa continuare l'attività dopo la fase di sperimentazione.
La Regione Toscana approvando il vigente Piano Provinciale dei Rifiuti ha condiviso la nostra impostazione e non risulta negli atti di pianificazione regionali il cogeneratore della Società Ambiente quale impianto strategico per lo smaltimento dei rifiuti della nostra provincia.
Non si comprende pertanto come le province di Prato e Pistoia possano pensare di risolvere i loro problemi in materia di rifiuti utilizzando l'impianto di Scarlino.
Si ricorda che la Società Ambiente è stata autorizzata dal Ministero dell'Industria, Commercio e dell'Artiginato con proprio decreto in data 12\4\96 ad esercire nello stabilimento sito in Comune di Scarlino un impianto per la produzione di energia elettrica utilizzando tra l'altro residui di lavorazione quali biomasse, scarti legno, resine artificiali, pulper, R.d.F.
(combustibile derivato da rifiuti).
L'attività del Cogeneratore è esercitata in via sperimentale per effetto della citata Autorizzazione Ministeriale che doveva avere una durata di mesi 18, ma che per varie vicissitudini (vicende TAR, guasti all'impianto, incendio centrale elettrica) continua anche alla data odierna.
Al riguardo le informazioni sull'esercizio dell'impianto richieste al Ministero dell'Industria, al Ministero dell'Ambiente ed alla Regione Toscana sono a tuttíoggi inevase.
Pertanto chiediamo un incontro urgente con le SS.VV.
nel corso del quale poter chiarire la situazione sopra evidenziata e magari ricevere risposte puntuali da parte della Regione in riferimento ai quesiti richiesti con le nostre note n. 70800 del 4\10\99 e n. 58875 del 27\7\00 relative in generale all'attività del Cogeneratore, che si allegano in copia".