Lo ha detto l'assessore regionale ai rapporti con i cittadini,
Carla Guidi, intervenendo ad un convegno su "Sovraindebitamento e prevenzione
dell'usura" tenutosi a Siena.
"Qui da noi - ha precisato l'assessore - c'e' reticenza ad uscire allo scoperto e a
sporgere denuncia, preferendo piuttosto la ricerca di aiuti economici. Il fenomeno e'
solitamente determinato dal singolo usuraio e della piccola finanziaria che riescono a
penetrare a livello individuale nei quartieri e nei luoghi di lavoro".
L'assessore ha ricordato l'impegno della Regione Toscana nella lotta contro l'usura e
per la promozione dell'educazione alla legalita'.
Grazie alla legge regionale 89/96 i
commercianti possono ottenere mutui a 7 o 10 anni al miglior tasso di riferimento
possibile e beneficiare di un abbattimento che varia da uno a due punti e mezzo.
Con
il progetto pilota Infocredit si assistono imprese, famiglie e consumatori in materia di
accesso al credito, mentre grazie al protocollo sottoscritto tra Regione e Misericordia
di Siena vengono concessi -anche attraverso la mediazione dei 19 centri di ascolto
aperti in tutte le province toscane- crediti fino a 50 milioni a persone o famiglie non
ancora in fase di usura, ma che si trovano in situazioni a rischio. La Regione ha
recentemente deciso di concedere per questi fini alla Misericordia di Siena un
finanziamento pluriennale di 300 milioni.
"Occorre che gli interventi - ha concluso l'assessore Guidi - siano finalizzati alla
prevenzione del fenomeno piuttosto che alla riparazione dei guasti.
Bisogna offrire a
chi e' in difficolta' economica strade alternative all'usura, avendo ben chiaro che chi
e' taglieggiato non e' un soggetto libero nel senso piu' ampio del termine perche' non
e' piu' padrone della propria azienda".
Dal marzo del 1998 ad oggi sono pari a 5,3 miliardi i finanziamenti concessi dalle
Misericordie a persone a rischio di usura in Toscana. Le domande accolte sono state
227 su un totale di 326 presentate (237 da persone e 89 da imprese). I prestiti,
concessi fino ad importo massimo di 50 milioni ed erogati ad un tasso inferiore di un
punto al prime rate Abi, sono rimborsabili in un massimo di cinque anni con piani di
ammortamento calibrati sulle possibilita' di ciascuno.