Nuova vita per il Rifugio “Luigi Pacini”, a Pian della Rasa, che viene inaugurato domenica prossima 3 settembre con una grande festa della montagna. La struttura, che costituisce una delle tappe più importanti della Gea (Grande escursione appenninica) ed è meta frequentatissima degli appassionati della montagna, grazie all’impegno della sezione pratese del Club alpino italiano e di molti soci volontari è stata completamente rinnovata. Alla realizzazione dei lavori ha contribuito la Provincia di Prato, la Fondazione Cassa di risparmio di Prato e la Camera di Commercio.
All’inaugurazione sarà presente il presidente della Regione, Martini, il presidente della Provincia, Mannocci, i sindaci di Prato e Cantagallo, Mattei e Turchi e il presidente della Comunità montana, Salvi. La grande festa inizierà alle 11,30 con la Santa Messa. E’ poi previsto un pranzo all’aperto. La cerimonia di inaugurazione è fissata per le 15.30. Seguiranno canti e balli popolari con cocomero e zonzelle. (Per prenotare il pranzo telefonare direttamente al rifugio al numero 0574-956030).
“L’immagine esterna del rifugio è stata conservata ma all’interno è stato fatto un intervento radicale – spiega Antonio Fabbrini, presidente della sezione pratese del Cai - i lavori hanno interessato cantine, pavimenti e solai. E’ stata realizzata la cucina e uno spazio, con servizi, con 24 posti letto”. E non finisce qui: il Cai ha già avuto il via libera dal Comune di Cantagallo per realizzare una nuova sala con un grande camino e un magazzino. Insieme a queste strutture verrà creato un bivacco per escursionisti di passaggio.
“Insieme ai tanti soci che hanno lavorato volontariamente – aggiunge Fabbrini - voglio ringraziare le istituzioni che hanno sostenuto l’iniziativa, Provincia, Camera di commercio e Fondazione Cassa di risparmio, e l’impresa Ciarnese che ha realizzato molti lavori”. Il rifugio (1001 metri), sede anche della tradizionale “sbruciatata” di ottobre, fu realizzato a partire dal 1931 e inaugurato nel 1936. Venne dedicato alla memoria di Luigi Pacini, appassionato alpinista di Cantagallo, che aveva donato il terreno e fondi per la sua costruzione.