«Due mesi con una tenda davanti al Duomo di Firenze -interviene il Capogruppo CCD Federico Tondi sulla tenda in Piazza S.Giovanni- Finalmente gli effetti cominciano a manifestarsi, finalmente i giornali ne parlano e la comunità somala può vantare un punto a suo favore. Un esempio per tutti noi, italiani privi di iniziativa, abituati a strillare le nostre quotidiane lamentele tra le mura domestiche ma poco inclini a forme di protesta clamorose, un popolo di pigri, insomma, che ha ancora molto da imparare da un popolo come i somali.
Allora forza e coraggio, rimbocchiamoci le maniche anche noi e passiamo all’azione: tra i tanti comitati presenti a Firenze, si potrebbe pensare ad una suddivisione delle piazze fiorentine.
Visto che piazza S.Giovanni è già occupata, si potrebbe pensare, ad esempio, ad una tenda in Piazza S. Maria Novella per chi protesta contro la malasanità, per chi è particolarmente sensibile ai temi della cultura potrebbe andar bene una canadese in Piazza S. Spirito, mentre per chi vuol protestare contro tasse e balzelli quale Piazza se non S. Lorenzo? Per la lotta alla criminalità Piazza Indipendenza potrebbe recepire quasi un campeggio anche se non ci sono luoghi di culto, mentre sui problemi della mobilità c’è Piazza S.S.
Annunziata che è bella capiente.
Prendiamo atto che a Firenze le regole possono non essere rispettate, approfittiamone tutti e se ci dicono qualcosa, non scordiamoci di denunciare di intolleranza, di razzismo e perché no, di fascismo (che tanto a Firenze non guasta mai)!
Ma forse dimentico un passaggio, forse mi sfugge il particolare che rischia di mettere in ginocchio una teoria della protesta così ben articolata tra le piazze fiorentine.
Non bisognerà mica essere stranieri per fare quello che ci pare in città? Pensandoci bene il dubbio mi assale: i venditori abusivi per le strade sono tutti senegalesi, a lavare i vetri non ho mai incontrato un fiorentino, i bene informati giurano che le prostitute sono extra comunitarie… e le tende davanti al Duomo sono concesse ai somali.
E noi poveri fiorentini? Solo a noi il rispetto delle leggi, il pagamento delle tasse, le licenze per le attività commerciali ed il divieto di campeggio nel centro storico? E’ un’ingiustizia. Ma se solo agli stranieri sono concesse queste facoltà, sarò il primo a sostenere i Rom quando, per legittima protesta, piazzeranno una roulotte davanti al Battistero perché mancano le antenne paraboliche al campo dell’Olmatello. Chi potrà negare loro questo diritto?
Non oso poi immaginare cosa accadrebbe se un manipolo di fedeli fiorentini di Santa Romana Chiesa si convincesse, dopo l’esperienza somala, che chiunque può insediarsi indisturbato per mesi davanti al luogo di culto di un Paese e piantasse una tenda nel centro de La Mecca, capitale mondiale dell’islamismo.
Forse, e dico forse, qualcuno avrebbe qualcosa da obiettare!
Concedetemi solo una riflessione più seriosa: ha perfettamente ragione il Prof. Sartori quando dice che è vigliaccheria quella di chi non muove un dito contro fatti di questo tipo, quando afferma che non tutti sono tenuti a rispettare le regole che valgono per i cittadini italiani.
Che fare? Coraggio, un po’ di coraggio e cominciare a fare rispettare la legge prima che nessuno più ci creda».