Sta nell'integrazione fra vecchi e nuovi punti di forza - artigianato e agricoltura, turismo e risorse naturali - e nella valorizzazione delle vocazioni territoriali la chiave di sviluppo dell'economia del Mugello e della Montagna fiorentina.
Lo ha detto questa mattina in Palazzo Medici Riccardi il vicepresidente ed assessore allo sviluppo economico della Provincia di Firenze, Piero Certosi, che insieme al presidente delle Comunità montana del Mugello, Giuseppe Notaro, ed ai sindaci di Vicchio e Scarperia, Alessandro Bolognesi e Sandra Galazzo, ha presentato la diciannovesima Mostra Mercato dell'Artigianato "M.a.z.e." di Vicchio e l'edizione 2000 dei festeggiamenti del "Diotto" di Scarperia.
Certosi ha evidenziato la formula della " M.a.z.e " e della correlata "Mostra delle 4 A" (Artigianato, Antiquariato, Arte, Agricoltura), che legano la presentazione delle produzioni artigianali tipiche a quella dell'arte, dell'agricoltura e dei beni naturali dell'area: "in questo senso promuovere l'artigianato e le tradizioni popolari non è una attività fine a se stessa ma una componente essenziale di una promozione complessiva del territorio che vede strettamente legate le iniziative in materia di produzioni agricole tipiche, di agriturismo, di turismo ambientale e d'arte".
In base ad un accordo con il Comune di Vicchio e la Comunità Montana, la Provincia collabora attivamente dal 1991 all'organizzazione della "M.a.z.e" ed ha deliberato per l'edizione 2000 un contributo di 25 milioni.
MOSTRA MERCATO DEL MUGELLO VAL DI SIEVE
Dopo le ultime tre fortunate edizioni 97 - 98 - 99 vi è stata sicuramente per fattori endogeni una necessità di rinnovare la manifestazione nella sua immagine complessiva, rinnovamento dovuto anche al successo ottenuto legando indissolubilmente l'artigianato con la cultura che lo ha espresso e di cui la Toscana è portavoce e capofila nel mondo.
La mostra "M.A.Z.E." (Mostra Artigianato Zona E) organizzata dal comune di Vicchio con il contributo della provincia di Firenze e la Comunità Montana del Mugello si fonde con la mostra "4 A" e si legano alla tradizionale fiera di Vicchio che aveva per temi l'agricoltura, l'artigianato, l'antiquariato e l'arte , 4 A appunto.
Oltre a prevedere una notevole affluenza di pubblico (con i suoi 40.000 visitatori rappresenta sicuramente una realtà consistente e la più importante mostra della provincia di Firenze), la manifestazione è un occasione per scoprire il Mugello, i suoi artigiani, i suoi prodotti e da quest'anno anche il ricco settore.
Pertanto la manifestazione si sviluppa su di una superficie di circa 40.000 mq.
Per l'occasione verranno potenziati i servizi e per rendere più agevole la visita della manifestazione, è stato allestito (a partire dagli ultimi 3 giorni) un apposito spazio ricreativo per bambini.
Sempre presenti all'interno della Fiera, le sezioni speciali che hanno infatti riscontrato un crescente successo dovuto all'esposizione di pezzi originali dell'artigianato d'epoca e di oggi.
Non dimentichiamo che è e rimane una mostra mercato e nonostante l'apporto di musei, collezioni, percorsi scientifici, al suo interno propone pur sempre quanto di meglio si produce artigianalmente nel Mugello-Val di Sieve.
Un territorio da sempre legato alla storia di Firenze per la sua funzione di valico verso il nord d'Italia da cui la città attingeva le materie prime per i suoi mercati. Qui sono nati artisti come Giotto, il Beato Angelico, Dino Campana e Andrea del castagno oltre al Ghiberti e a tanti altri minori.
Conseguentemente la mostra mercato in questa terra di transito non poteva avere collocazione migliore e sicuramente questo territorio non deluderà chiunque voglia cogliere l'occasione per una visita.
La nuova edizione della MAZE&4A (FIERA DEL MUGELLO - VAL DI SIEVE) ( XIX ediz.
2000) si caratterizza per un nuovo allestimento scenografico degli spazi, e come detto per le sezioni Speciali punto di forza della manifestazione, all'interno delle stesse citiamo:
"ARTE E MESTIERI 3"
Si tratta di un tentativo di valorizzazione dell’artigianato locale di qualità. La mostra propone e presenta una prima mappa degli artigiani e dei restauratori presenti nel Mugello – Val di Sieve .
La mostra si propone in futuro di allargare la partecipazione a tutti gli artigiani di qualità e nello stesso tempo proporrà un marchio di qualità che identificherà gli artigiani del Mugello – Val di Sieve.
L'intento è di mostrare, non solo le capacità di questi maestri artigiani, ormai conosciuti a livello internazionale, ma di introdurre i visitatori in un mondo artistico considerato "minore" , che invece è fatto di piccole cose, di accurate valutazioni, di gesti misurati, di scelte stilistiche ed estetiche.
Spesso si ignora che dietro ogni oggetto apparentemente semplice ma creato artigianalmente, ci sono una serie di operazioni e di procedimenti specifici, tramandati da generazioni di artigiani, che pazientemente evolvono e sperimentano quotidianamente nuove tecniche e progetti al fine di perfezionare nella pratica la propria idea creativa.
Manufatti storici, strumenti di lavoro, pezzi da collezione.
Mobili, ceramica, ferro battuto, pietra vengono illustrati didatticamente anche da una serie di manifesti esplicativi che illustrano tipologie di lavorazione, modalità, differenze dei materiali etc.
completano il percorso gli artigiani che lavorano dal vivo e vengono inoltre proposte dal 30 agosto al 1° settembre alle ore 18.00 le conferenze aperitivo dove il pubblico può proporre quesiti sul mantenimento, il restauro, ..il valore dei mobili a professionisti del settore.
Sempre all’interno di Arte & mestieri verrà ospitata una collezione di manufatti in castagno visto che questo sarà uno dei temi di quest'anno, quindi si potranno vedere mobili realizzati con questo legno tradizionalmente usato nell'arte povera di queste zone dove i boschi di castagno che si estendono per gran parte del territorio, sono ancor oggi conosciuti per la speciale produzione del marrone IGP Mugello ; Vicchio in particolare è l'unico comune a valle le cui colline sono coperte da questi fantastici boschi.
A questo proposito verrà poi realizzato un percorso virtuale ( nel bosco ), con tronchi, alberi, frutti e foglie, video installazioni e sonorizzazione del bosco a cura degli artisti di ATELIER900.
"Mugello Sconosciuto"
Altro pezzo forte della manifestazione, l’anteprima della mostra documentativa di opere d’arte poco conosciute perché difficilmente accessibili o fuori dagli itinerari turistici tradizionali, dal titolo: "Mugello Sconosciuto".
Una mostra che ha richiesto un notevole sforzo tecnico e organizzativo per reperire il materiale e per documentarlo è stata realizzata quasi interamente con immagini digitali che sostituiscono la tradizionale pellicola.
Completano la sezione le proiezioni video a ciclo continuo sul territorio di Vicchio e del Mugello.
"E - commerce"
2 settembre ore 11.00
Presentazione dimostrativa del sito MAZE 4A
Novità assoluta e di grande utilità già verificata in altre manifestazioni l’E-commerce (acquisti tramite Internet), è legata al sempre più interessante sviluppo della new economi.
In questa occasione saranno esplicati le motivazioni, le modalità, i vantaggi conseguibili con queste tecnologie di comunicazione.
"Omaggio a rutilio muti"
La manifestazione prevede poi un omaggio all'importante pittore locale Rutilio Muti che pur nella discontinuità dell'opera, è un esponente di tutto rilievo della pittura moderna e comunque rappresenta un filtro importantissimo per capire meglio la gente e il territorio che ha sintetizzato nelle sue opere quasi tutte incentrate sull'amore per il Mugello, una mostra che comunque non deluderà ed è molto attesa dalla popolazione e dai collezionisti (dal 30 agosto al 10 settembre presso la biblioteca comunale).
Per l'occasione rimarrà aperto in orario serale durante tutto il periodo della fiera anche il museo Beato Angelico.
L’antica tradizione dell’Artigianato presentata e proposta nelle "Manifestazioni nel Mugello e nella Montagna Fiorentina"
Una terra di artigianato e mercati...
A due passi da Firenze, tra le colline tipiche del paesaggio toscano ed i passi montani che, a nord, scendono verso Bologna e la Romagna, si estende il territorio del Mugello e della Montagna Fiorentina.
Una vera e propria "regione" che ha saputo sviluppare e valorizzare, nel tempo, la ricchezza delle proprie risorse naturali, coltivando una tradizione di artigianato unica nel suo genere.
L’arte e l’abilità tecnica che fanno dei manufatti artigianali veri e propri "pezzi unici", hanno qui lunga tradizione e risalgono almeno al 1300, quando sotto l’influenza della fiorente Repubblica Fiorentina, iniziarono a moltiplicarsi i piccoli borghi, sviluppando attività produttive e commerciali, che permettono, ancora oggi, di mantenere la funzione di "mercatale" esercitata per secoli.
Ogni paese ci apre alla conoscenza di produzioni specifiche, dalla lavorazione del legno a quella della pietra, dal rame alle lame taglienti fino ad arrivare alla lane e alla produzione tipica offerta da un settore enogastronomico ricchissimo.
La fine dell’estate e l’autunno celebrano il periodo dedicato alle fiere con un calendario forte di iniziative entrate ormai tra le manifestazioni artigianali e commerciali più note: il M.A.Z.E di Vicchio, la Festa dell’Artigianato a Pelago, la Fiera di Ottobre a Dicomano.
Festa dell’Artigianato - "Gli Artigiani e Noi..." (Pelago - 2 - 10 Settembre)
Esposizione di prodotti artigianali tipici del territorio
Pelago, paese situato nella parte orientale del Mugello, festeggia a Settembre il suo artigianato attraverso una "4 giorni" dedicata all’esposizione dei prodotti tipici del territorio.
Dopo un anno di interruzione, da Giovedì a Domenica gli artigiani del luogo si riuniranno nuovamente a dimostrazione delle ricchezze che la tradizione artigianale di questa terra ancora conserva. Artisti del legno e della pietra, artigianato del ferro ed attività ormai semi-dimenticate, come quella dell’impagliatura di sedie e fiaschi per il vino e del restauro delle botti permettono di far assaporare al visitatore il clima, ormai scomparso, dell’antica tradizione contadina e montana.
Fiera di Ottobre (Dicomano - 4 -7- 8; 14 e 15 Ottobre)
Mostra dell’artigianato, dell’agricoltura, dell’usato e di pittura
Ritorna anche quest’anno la fiera dedicata all’artigianato e all’agricoltura di Dicomano.
Il paese che, insieme a Vaglia, Barberino del Mugello, San Piero a Sieve, Scarperia, Borgo S. Lorenzo e Vicchio, popola la parte occidentale di questa terra, offre al pubblico, nel corso del mese di Ottobre, un’esposizione di prodotti artigianali tipici della zona e non solo. Si accostano all’artigianato, le fiere di prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento locali, un mercato di oggetti usati, iniziative culturali, musica e mostre.
Spettacoli e Folklore proposti dalle "Manifestazioni nel Mugello e nella Montagna Fiorentina".
Alla scoperta del Mugello...
Storia, arte e tradizione rappresentano gli strumenti ideali per conoscere il Mugello.
Questa "regione", che, a pochi chilometri da Firenze, si estende ad abbracciare valli, boschi e colline, fino a comprendere il paesaggio montano dei passi che scendono verso Bologna e la Romagna, ci parla del suo passato più recente a partire dal Medioevo. Intorno al 1300, la buona posizione di questo territorio rispetto ai traffici comerciali provenienti da Nord, decretò il fiorire di un’articolata rete di centri commerciali con funzione "mercatale" accanto alle aree di origine etrusca e romana già esistenti nella parte centrale del Mugello e della Val di Sieve.
Originari di questa terra furono i Medici che, insieme ai Lorena, si adoperarono a valorizzare questo territorio, investendovi denaro e risorse. Il Mugello, del resto, oltre ad essere deliziosa terra di villeggiatura, costituiva un ricchissimo serbatoio di risorse alimentari. Cacciagione e animali d’allevamento, latte, frutta e ortaggi, vino ed olio rifornivano la raffinata mensa medicea e i mercati fiorentini. Villa Demidoff, la Fortezza di S. Martino, il Castello del Trebbio e la Villa di Cafaggiolo, sono solo alcune delle testimonianze architettoniche di un territorio continuamente punteggiato da ville e castelli, pievi e conventi, tra cui spiccano l’Abbazia di Vallombrosa e le pievi del Valdarno superiore.
Accanto all’itinerario storico artistico si snoda infatti anche quello storico-religioso e museale, testimonianza intatta e preziosa di una devozione dalle antiche radici e del perfetto connubio espresso dall’arte al servizio della religiosità. Nascono proprio in Mugello Giotto e Beato Angelico e numerosi artisti fiorentini vi lavorano o vi trascorrono brevi soggiorni, come testimoniano gli inconfondibili elementi paesaggistici di tanti lavori pittorici, che trovano qui il loro sfondo evocativo.
È in virtù di tale ricchezza che il Mugello offre ancora oggi un patrimonio intatto di tradizioni. Feste, fiere, rievocazioni storiche, musica, spettacoli, concerti, mostre e percorsi nella natura colmano un calendario ricco di iniziative, che esplode in occasione del periodo estivo ed autunnale. Tra queste spiccano gli spettacolari Festeggiamenti del Diotto a Scarperia, la Festa Religiosa e quella della Rificolona a Pelago e Dicomano, gli itinerari alla scoperta delle Pievi e delle Chiese di Campagna.
Festa Religiosa (Pelago - 2-10 Settembre)
All’inizio di Settembre, il paese di Pelago nella Val di Sieve - la parte di territorio mugellano che dal corso del fiume Sieve si estende fino al massiccio del Monte Falterona - organizza una serie di festeggiamenti a carattere religioso, accompagnati da iniziative culturali, espositive e ricreative.
Festa della Rificolona (Dicomano - 7 Settembre)
Il paese di Dicomano festeggia il 7 Settembre una delle tradizioni più caratteristiche dei dintorni di Firenze.
La "rificolona" - un lampione, costruito artigianalmente con carta colorata ed una candela all’interno, montato su una canna - dà il nome a questa festa che si svolge ogni anno a Firenze e in molti centri vicini, in preparazione alla ricorrenza religiosa della natività della Vergine. Nelle campagne, i contadini organizzavano una processione verso Firenze, per rendere omaggio alla Madonna del Santuario della SS. Annunziata. Per illuminare il percorso attraverso i campi, costruirono le prime "rificolone".
Alla semplice carta, in seguito si sono sostituite costruzioni sempre più elaborate, fino ad arrivare a vere e proprie "meraviglie" in grado di partecipare, a pieno diritto, ai numerosi concorsi per l’invenzione "più bella", disseminati un po’ ovunque.
Pievi e Chiese di Campagna (Pontassieve - 17-18-19 Settembre)
Una serie di visite guidate alla scoperta delle pievi ed alle chiese di campagna dei dintorni di Pontassieve costituiscono il fulcro di questa iniziativa, nata allo scopo di valorizzare il patrimonio infinito di ricchezze artistiche della campagna mugellana.
Alle visite si accompagna un calendario di eventi musicali organizzati all’interno dei luoghi di visita, così da permettere di fruire della bellezza di questi luoghi, conoscendone storia, valore e tradizioni.
Come arrivare in Mugello...
In auto, l’autostrada A1 consente di uscire ai caselli di Barberino di Mugello, Firenze Sud e Incisa Valdarno. Strade statali e locali dalla Toscana e dall’Emilia Romagna offrono, inoltre, l’opportunità di ammirare splendidi paesaggi, facendo scoprire il Mugello, ancora in viaggio.
Per chi, invece, non vuole rinunciare al fascino del treno, il vecchio tracciato ferroviario della "Faentina" consente di raggiungere il territorio del Mugello e della Montagna Fiorentina sia dal versante romagnolo, partendo da Faenza, sia dalla Toscana partendo da Firenze.
Le linee di trasporto pubblico locale permettono gli spostamenti all’interno della zona.
IL DIOTTO
Le origini della festa del Diotto si perdono nella notte dei tempi.
Scarperia, fondata dalla Repubblica Fiorentina il 7.09.1306, ha da sempre organizzato i festeggiamenti della ricorrenza, l’8 settembre per associarli alla sentitissima festa della Natività della Madonna, cha appunto cade il giorno seguente il "Dì otto".
Nel 1953 le autorità scarperiesi decisero di far rivivere l’antica usanza della successione vicariale, riproponendo in chiave storica la festa del Diotto sempre molto sentita in terra mugellana. La festa vuol ricordare il fatto storico del passaggio dei poteri tra Albertaccio di Andrea Corsini, Vicario uscente e Carlo di Roberto Acciaioli, nuovo Vicario, avvenuto nel settembre del 1545.
Attualmente per dare più importanza a detta festività vengono, in successione, alternati consequenzialmente i vicari successisi.
L’attuale festa si svolge così:
Alle prime ombre della sera, allo scampanio che si diffonde dall’alta ed elegante torre, l’antico portone del Palazzo dei Vicari si spalanca consentendo l’uscita di un corteo composto da oltre un centinaio di figuranti con il Vicario Uscente, ed a suon di chiarine e rullar di tamburi si dirige tra le due fitte ali di folla, incontro al nuovo dignitario che di lì a poco prenderà il suo posto al governo del Vicariato.
A Porta Fiorentina i due personaggi si incontrano, si salutano e quindi il corteo che proviene da Firenze scortando pomposamente il Nuovo Vicario inviato a succedere in quella carica al governo di Scarperia, si unisce a quello locale e percorrendo a ritroso le antiche vie festosamente illuminate ed addobbate, raggiunge la bella piazza che si distende di fronte al Palazzo dei Vicari dove, per festeggiarlo, lo si fa assistere ai giochi organizzati in suo onore.
Il Maestro di Campo dà inizio alle cinque gare, al termine delle quali verrà assegnato il Palio del Diotto alla squadra che a gare ultimate avrà totalizzato il maggior punteggio.
Il Palio sarà conservato nella sede della compagine vincente. L’anno successivo un nuovo palio verrà rimesso in gioco. Ogni compagine rappresenta un Rione di questa terra ed ha un proprio colore ed un proprio vessillo.
I giochi hanno origine agreste e sono la genuina espressione della forte gente scarperiesi che nel lavoro artigianale ed in quello dei campi, ha sempre profuso energia e talento. Le gare impegnano i sei concorrenti per fazione nel "tiro dei coltelli", nella "corsa delle bigonce", nel "tiro alla fune", nella "corsa sui mattoni" e nel "palo della cuccagna".
Il punteggio ottenuto in ogni gara è di 4 punti per la squadra prima classificata, 3 per la seconda, 2 per la terza ed 1 alla quarta; la somma dei risultati ottenuti al termine delle vivaci contese permetterà di redigere la classifica finale ed individuare la compagine vincente.
GIORNATA RINASCIMENTALE
Da qualche anno, la prima domenica di settembre, Scarperia si prepara al Diotto trasformandosi in quel "borgo rinascimentale", sede di Vicariato di tanto tempo fa. Dall’alba sin dopo il calar del sole lungo le vie del "borgo" si possono incontrare dame e cavalieri, che passeggiano con fare altezzoso, accompagnati dai musici del vicariato, mentre le guardie di palazzo fanno la ronda, controllando che in mezzo al popolo non si nascondano agitatori di folla che potrebbero attentare la nobile figura del Vicario.
Dalle strade laterali giunge il suono del martello del "mastro coltellinaio" che, battendo sull’incudine, forgia la lama che diverrà "ferro tagliente", un arte che ancora oggi rende famosa Scarperia.
I contadini, giunti all’alba, portano i prodotti delle loro terre che verranno venduti al mercato.
Per chi volesse rifocillarsi la "locanda del vicariato" è il posto ideale dove poter gustare piatti tipici del tempo e del luogo.
Per l’occasione in quel giorno e solo in quel giorno gli avventori della giornata possono acquistare e vendere le loro merci con la moneta corrente il "fiorino di Scarperia", detta moneta coniata a posta per l’evento verrà cambiata, con moneta contante dai "tesorieri" alle due casse.
In lontananza si odono le voci dei "cantori" che animano la giornata con le loro melodie in compagnia di "giullari" e "mangiafuoco".
Verso il calar del sole, da Porta Fiorentina giunge in visita colui che nel "Diotto" si avvicenderà nell’amministrazione di questa terra: Messer lo Novo Vicario.
Per l’occasione il Vicario Uscente indice nella grande piazza un festeggiamento speciale, con la presenza di tutte le autorità del vicariato in onore de lo Novo Vicario, illustrandogli pregi e difficoltà della vita di reggente.
Tra accurati spettacoli, esibizioni di bandierai e rappresentazioni teatrali dell’epoca, la giornata giunge al culmine ed al termine.
Ormai non resta che attendere il gran giorno "Diotto" festa a cui tutto gira intorno e per cui tutto è ormai pronto…..In questo giorno è compito degli aitanti giovani dei vari rioni del vicariato rendere omaggio al "Novo Vicario", sfidandosi con onore e gagliardia sulla grande piazza antistante il palazzo dei Vicari che tutto vede e su tutto vigila.