Contravvenzioni al codice della strada: tutelata la privacy, ma c'è chi chiede di bloccare gli ausiliari del traffico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2000 17:55
Contravvenzioni al codice della strada: tutelata la privacy, ma c'è chi chiede di bloccare gli ausiliari del traffico

Cambiano i moduli con cui ai fiorentini vengono notificati i verbali di accertamento per le violazioni al Codice della strada. Dal 31 luglio 2000 non saranno più usati i modelli ‘autoimbustanti’, composti da un unico corpo contenente sia il verbale di accertamento di violazione che il bollettino di pagamento chiuso da una leggera incollatura.
Un modo nuovo per tutelare in primo luogo la privacy del destinatario, ma anche con una veste grafica più semplice e chiara. Firenze è la prima città in Italia a attuare questa innovazione che, tra l’altro, ha permesso di ‘risparmiare’ personale della Polizia Municipale e di altre direzioni dell’Amministrazione.


Il postino, infatti, recapiterà una raccomandata in busta verde (il colore è previsto dalla legge sulla notificazione degli atti amministrativi). Sopra saranno segnati solo il mittente (Comune di Firenze – Polizia Municipale), il destinatario e il codice a barre.
Solo aprendola l’automobilista conoscerà la violazione contestata. All’interno vi saranno due fogli: il primo contiene il verbale di accertamento, e sul retro tutte le modalità di pagamento e altre avvertenze. Il secondo contiene 2 bollettini di conto corrente:
 Il n° 1 è da utilizzare nel caso che l’atto venga notificato alla residenza del destinatario;
 Il n° 2 quando l’atto viene ritirato presso l’ufficio postale per la momentanea irreperibilità del destinatario.

Questo è maggiorato di ulteriori spese di notifica rispetto al primo in quanto le Poste italiane, come previsto da una recente sentenza della Corte Costituzionale, devono inviare immediatamente (cioè al rientro del postino) un’ulteriore avviso per raccomandata (L.6.500).
Nei primi mesi del prossimo anno, inoltre, i cittadini che dall’ottobre 1998 hanno ritirato le contravvenzioni agli uffici postali senza pagare l’ulteriore bollettino, come l’Ente Poste aveva richiesto (L.9.600), riceveranno la richiesta di integrazione.

‘’Dopo una lunga trattativa con l’Ente Poste, che si è conclusa in questi giorni – ha precisato il Comandante della Polizia Municipale, Marco Andrea Seniga – abbiamo concordato la riduzione dell’importo da L.9.600 a L.6.500. Si tratta di verificare le singole posizioni dei cittadini, per definire le modalità e il numero di questi ulteriori atti’’. Il Comandante ha tenuto a precisare che questi soldi sono quelli che l’Amministrazione comunale dovrà versare all’Ente Poste.
«Il meccanismo perverso delle multe degli ausiliari del traffico va bloccato».

La proposta è di Gabriele Toccafondi, il capogruppo di Azione per Firenze.
«Il Comune, nel bilancio di previsione - spiega Toccafondi - ha inserito 14 miliardi di entrate derivanti da contravvenzioni effettuate da ausiliari del traffico. Su questo ho presentato un'interrogazione urgente al Sindaco per sapere se non ritenga che ci sia una contraddizione tra la filosofia che ha originato lo strumento degli ausiliari e l'utilizzo che ne fanno gli enti. Una volta inserita nel bilancio una voce di entrata deve essere necessariamente rispettata».


«Cosa pensare di un Comune che si basa sull’indisciplina dei cittadini per far quadrare il bilancio? - si domanda il capogruppo di Azione per Firenze - E cosa pensare di un Comune che concede la possibilità a Firenze Parcheggi, SCAF, ATAF, cioè a società che dovrebbero pensare a tutt’altro, di elevare contravvenzioni riconoscendogli anche una quota fissa su ogni verbale emesso?».
«All’ATAF per esempio sono riconosciute 15.000 lire per ogni verbale emesso - sottolinea Toccafondi - il fatto sconcertante è che l'ATAF ha necessità di questa entrata in bilancio che le è indispensabile».


«Sia il Comune di Firenze che l'ATAF - conclude - non possono fare quasi a meno delle entrate derivanti dalle multe. E' questo un meccanismo perverso che deve essere interrotto».

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