La giunta provinciale di Prato ha approvato le disposizioni integrative al Calendario venatorio regionale 2000-2001 che si presentano pressoché analoghe a quelle dello scorso anno. “Il calendario coincide in pratica con quello di Firenze visto che il territorio fa riferimento alla medesima Atc 4 – spiega l’assessore alla Caccia, Massimo Logli – confido che anche questa possa essere una stagione positiva per il mondo venatorio che negli ultimi anni ha dimostrato una costante sensibilità alle problematiche ambientali”.
L’assessore Logli approfitta della presentazione del calendario, che quest’anno si intreccia con l’approvazione del nuovo Piano faunistico venatorio, per annunciare che da settembre la Provincia si adopererà, anche sulla base alle molteplici richieste degli agricoltori e dei Comuni, per giungere a un contenimento della popolazione dei cervi. Ma veniamo al calendario che sarà consuntabile dai primi giorni di agosto sia sul sito Internet della Provincia che presso Comuni e associazioni venatorie.
La stagione venatoria ha inizio il 17 settembre e termina il 31 gennaio. La caccia è consentita per tre giorni la settimana da scegliere fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. La giunta provinciale ha deciso di chiedere alla Regione, per i giorni 2 e 3 settembre, la preapertura per la caccia da appostamento alle specie tortora, colombaccio e merlo e – da appostamento fisso – al germano reale alla alzavola ed alla marzaiola.
Per la Provincia di Prato la caccia vagante, con o senza l’ausilio del cane, compresa quella al cinghiale in forma singola nei territori non vocati, è consentita fino al 7 gennaio 2001 compreso.
Ci sono alcune eccezioni: la caccia in battuta al cinghiale nelle zone vocate per la medesima specie è consentita sino al 13 gennaio; la caccia in battuta alla volpe nelle zone collinari è consentita, con un numero minimo di otto partecipanti e l’uso esclusivo di cani da volpe, fino al 31 gennaio; la caccia vagante nella zona di pianura appositamente delimitate è consentita fino al 31 gennaio . La caccia alla pernice rossa e starna è consentita su tutto il territorio provinciale dal 17 settembre al 31 dicembre .
La caccia alla lepre comune è invece consentita fino al 7 dicembre compreso; La caccia al cinghiale in battuta è consentita, all’interno dell’area vocata , ai soli cacciatori abilitati alla caccia al cinghiale in battuta a partire dal 14 ottobre fino al 13 gennaio 2001, esclusivamente nei giorni di mercoledì, sabato e domenica. Le battute di caccia, da effettuarsi nei giorni suddetti, sono consentite, in base alle deroghe previste dal Regolamento Regionale, con un numero minimo di 20 cacciatori iscritti a ciascuna squadra.
Sono consentite forme di prelievo selettivo esclusivamente a carico di capriolo e cervo, nel rispetto delle indicazioni dei rispettivi piani di abbattimento. Il piano di prelievo sul capriolo sarà attuato nel periodo 2 agosto - 30 settembre esclusivamente all’interno dei relativi “Distretti di Gestione”. Per quanto concerne il cervo il periodo di prelievo sarà stabilito con successivo atto. La caccia al fagiano è consentita fino al 7 gennaio 2001 compreso, fatta eccezione per l’Azienda faunistico-venatoria “Artimino” nel Comune di Carmignano dove la stessa è consentita fino al 31 gennaio 2001.
Elenco delle zone dove è vietato l’esercizio venatorio e di quelle riservate alla gestione privata La giunta provinciale, insieme alle disposizioni integrative al Calendario venatorio regionale ‘98-’99, ha approvato l’elenco delle delle zone dove l’esercizio venatorio non è consentito e l’elenco delle zone riservate alla gestione privata della caccia. Le aree dove è vietato cacciare sono le seguenti: zone di ripopolamento e cattura (ha 2483) di Valiano, Carteano, Villanova, Monteferrato, Elzana; fondi chiusi di Cantagallo e Tavola; Riserva naturale provinciale Acquerino-Cantagallo; Complesso demaniale Acquerino-Luogomano; zone in divieto speciale di caccia (Cotone, Schignano, zona attigua zrc Elzana, zona attigua zrc Carteano, zona attigua zrc di Valiano); zone di protezione della piana di Prato e della zona attigua alla zrc di Villanova.
Alla gestione privata della caccia è riservato il territorio dell’Azienda faunistico venatoria di Artimino, mentre per la gestione programmata della caccia sono utilizzabili tutti i territori non compresi tra quelli elencati in precedenza.