“I lavori stanno procedendo nei tempi previsti e contiamo di riaprire la piscina entro la fine di novembre”. Questo il commento dell’assessore Eugenio Giani dopo il sopralluogo all’impianto “Paganelli” (meglio conosciuto come “Le cupole”) a Novoli. Gli interventi riguardano sia la piscina che la palestra e i lavori (iniziati i primi giorni di marzo), per un importo complessivo di 3 miliardi e cento milioni, avranno la durata di 420 giorni, 240 dei quali relativi alla piscina e i restanti alla palestra, in modo che, durante l’intervento su una struttura, non sia preclusa l’attività per l’altra.
Il progetto d’intervento, redatto all’ingegner Piero Martelli, fu approvato con delibera del giugno 1999.
Per quanto riguarda la piscina è prevista la ristrutturazione degli spogliatoi e servizi esistenti e l’ampliamento, ottenendo così quattro nuovi spogliatoi, l’infermeria e servizi. Sarà eseguito il rifacimento e la messa a norma di tutti gli impianti elettrici e meccanici e un nuovo impianto di termoventilazione. Lavori saranno effettuati anche alla tribuna per permettere lo stazionamento di 100 spettatori.
“Con questo intervento – ha detto l’assessore Giani – prosegue la politica di questa Amministrazione nei confronti dell’emergenza spazi acqua. Dopo l’apertura della Costoli lo scorso anno, sta per terminare la ristrutturazione della Paganelli, cui seguiranno quella della micropiscina Iti. In seguito sono previste la realizzazione della quarta vasca alla Costoli, della nuova piscina nel polo sportivo di San Bartolo a Cintoia e della vasca di preriscaldamento a Bellariva”.
Per quanto riguarda la palestra, oltre all’eliminazione delle barriere architettoniche, è prevista la realizzazione di un locale infermeria e alcuni depositi.
Saranno ristrutturati e ampliati gli spogliatoi, consolidata la tribuna capace di 100 spettatori, e costruito un nuovo piano di gioco con pavimento a parquet.
“Sappiamo che questo intervento – ha concluso l’assessore Giani – ha comportato dei sacrifici per le società e per i cittadini, ma la ristrutturazione era diventata indispensabile per mettere a norma un impianto di grande rilevanza per la zona”.