Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal professor Paolo Manzelli, direttore dell'Education Research Laboratory / EGO-CreaNET della Universita' di Firenze, che su queste tematiche in autunno organizzerà una conferenza internazionale a Napoli:
"La sinistra sta facendo la politica dello stato del tipo classico, definibile guardiano notturno. Infatti è impegnata nella vendita di tutto quello che il fascismo e poi la DC avevano realizzato, sostenendo lo stato imprenditore, o tentando di fare simulazione di impresa e cioe' ritenendo che IRI, RAI, ecc.
potesserro, o dovessero comportarsi in guisa di aziende private. Il modello fascista sostenuto negli anni del dopoguerra dalla DC oggi non ha più senso, quando altri, in concorenza globale con noi, producono non solo aerei, ma anche dirigibili ad elio. La politica USA si muove non più con lo Stato liberal-guardiano notturno: è invece molto attiva a dare lavoro ad intellettuali anziche ad operai.
La logica vincente del nuovo modello di sviluppo è essenzialmente quella di non considerare piu' fulcro la centralita della fabbrica e della produzione.
Nell'e. commerce dello sviluppo globale non conta la produzione in se stessa, ma l'e.procurement e cioé l'approvigionamento in rete (a monte) cosi' come la la logistica dei trasporti in rete (a valle) per lo sviluppo di elementi che caratterizzano il valore aggiunto estraibile dal e.commerce. La società post-industriale assomiglia in certo qual modo all'antica societa' dei cacciatori, nella quale impresa era la natura e cio che conta era procurarsi il cibo.
Oggi nei sistemi di sovraproduzione dei paesi tecnologicamente più sviluppati cio' che conta è l'espansione del mercato.
Pertanto la produzione non è più in primo piano, perche c'e' ed e' facile ottenerla dalle macchine che costruiscono macchine. Cio che diviene primario e che genera valore aggiunto e lavoro e' insito nella capacita' di vendita on line e di conseguenza di trasporto celere delle merci. Il passaggio cognitivo e' il seguente: nella societa' industriale prima si doveva produrre e poi vendere, ora la produzione (nei sistemi in sovrapproduzione) diviene un fatto secondario (necessario, ma non sufficiente) rispetto alla vendita ed all'espansione del mercato.
Infatti un prodotto si procura e lo si compra in rete in qualche millisecondo, ma poi il vantaggio viene reso inutile dalla carenza di una logistica dei trasporti e soprattutto da una societa' e da una cultura non favorevoli allo sviluppo della nuova economia, proprio perché incapaci di comprendere il cambiamento.
E' necessario che la sinistra dimentichi l'idea della centralita' della fabbrica nello sviluppo contemporaneo e che si renda conto che l'espansione del lavoro e quindi della possibilita' di pagare le pensioni non si ottiene importando operai mal pagati, ma creando le condizioni di lavoro nella nuova economia.
Essere attivi intellettualmente vuol dire far cambiere in fretta le idee stravecchie ed obsolete a cui la sinistra fa ancora riferimento costante, portando ogni politica di sviluppo alla rovina con irresponsabilità evidente per il lavoro intelletuale delle nostre giovani generazioni scolarizzate. Se qualcuno non cambiera' idea in fretta, dovrà poi pagare per gli errori commessi".